sabato 28 novembre 2009

= BANCO ALIMENTARE =

Oggi si è svolta la giornata della colletta alimentare.
I lavoratori di Lares e Metalli Preziosi hanno dato il loro supporto alla Fondazione Banco Alimentare (http://www.bancoalimentare.org/) per ringraziarli di tutto l'aiuto ricevuto in questi mesi.
Infatti mensilmente il Banco Alimentare invita i lavoratori delle due aziende a ritirare un pacco con generi alimentari presso la loro sede.




Un piccolo ringraziamento per chi sta dando un grande aiuto e concreto.

giovedì 26 novembre 2009

= AUMENTA LA LOTTA =

L'attesa e la calma NON pagano.
Se non si lotta, se no nci si incazza, se non si sbattono in faccia le promesse a chi le ha fatte, nulla si muove.
Nella terra della dimenticanza e dell'indifferenza, solo chi si fa notare ha una possibilità di ottenere qualcosa.

Lo proviamo sulla nostra pelle, giorno dopo giorno; l'ultimo promemoria è arrivato dall'incontro in Comune a Paderno D.
Siccome abbiamo imparato a muoverci, prima di recarci in Municipio, abbiamo mandato un LAVORATORE in una delle due banche che avevano sventolato un proseguo nell'anticipo della CIGO ma ancora la risposta è stata sempre la stessa, manca il solito incartamento, il solito via libera del direttore, il famoso accordo...(potremmo continuare con mille parole, oramai siamo maestri di scuse e di BALLE).
Ci siamo allora mossi, ci siamo presentati in municipio e tra telefonate, carte, faldoni, protocolli, parole, parole parole e ancora parole, ancora una volta non si è giunti a nessun fatto.
Ribadiamo il nostro sveglia alle istituzioni! Rimandare, promettere e non agire, sono buoni solo a fomentare la rabbia di chi non vede soluzioni CONCRETE ai suoi problemi.

Ma fate attenzione, la storia insegna che i problemi sociali non risolti, immancabilmente si trasformano in problemi di ordine pubblico.
Invitiamo tutti i lavoratori che stanno lavorando per il lavoro, il salario, la loro dignità a non accontentarsi di promesse, di credere solo ai fatti e quando essi tardano ad arrivare, fatevi sentire!


AUMENTA LA CRISI, AUMENTA LA LOTTA

martedì 24 novembre 2009

= CASSA INTEGRAZIONE parte 1 =

Cassa Integrazione.
Per un ignorante come chi vi scrive, la cassa integrazione è un ammortizzatore sociale che parte dal momento in cui i lavoratori si trovano in difficoltà.
Scontrandosi con la realtà, la storia è ben differente.
Sì perchè dal momento in cui vengono riconosciuti i requisiti per la concessione della cassa integrazione a quando il lavoratore effettivamente percepisce i primi soldi, passano almeno 5-6 mesi.
Provate un momento ad immedesimervi in queste PERSONE che da un momento con l'altro si trovano senza reddito per 150 giorni. Quanti di voi sarebbero finanziariamente coperti per un avvenimento del genere?
Il sindaco di Paderno Dugnano essendo a conoscenza di questi TEMPI TECNICI ha chiesto ad alcune banche sul territorio di anticipare i soldi della CIGO (cassa integrazione ordinaria) ai lavoratori aventi diritto.
Se non fosse che.
Che il Sindaco ha richiesto a solo due banche sul territorio (nel comune di sua competenza ci si oltre 20 sportelli di 10 banche diverse) un supporto ai lavoratori. Questi due istituti di credito hanno accettato di anticipare quanto dovuto per un periodo di 6 mesi, facendosi carico di questo debito pensando di rivalersi sull'INPS.
Se non fosse che.
Che uno dei requisiti necessari per aver diritto a questo anticipo era l'essere considerato un buon pagatore, ovvero non aver debiti pendenti e\o di non aver mancato il pagamento di nessuna rata di nessun tipo di finanziamento.
Quando è stato attivato questo tipo di supporto, i LAVORATORI non ricevevano nessuno stipendio da 5 mesi, ed alcuni di loro per far fronte alle difficoltà economiche si erano lasciati alle spalle alcune rate, non potendo così accedere a questo sostentamento.
Se non fosse che.
Che dopo 6 mesi, ancora ai LAVORATORI non era ancora stata attivata la cassa integrazione e le banche minacciavano di rivalersi su di loro per la riscossione del debito.
Grazie a successivi accordi, lo sportello di Paderno D. della Banca Popolare di Milano ha promesso di proseguire per altri 2-3 mesi con l'anticipo, sollecitando l'INPS nell'erogazione di quanto dovuto.
Banca Intesa di Paderno D. invece ha dato disponibilità per altri 6-7 mesi.

Il racconto sarebbe ancora lungo ma alcuni LAVORATORI hanno fatto oggi presente che in uno sportello hanno sospeso l'erogazione dell'anticipo. Ancora una volta non si capisce in quale punto la macchina si sia bloccata. Il direttore di filiale dice di essersi attivato, ma gli addetti allo sportello non sono informati o forse qualcuno fa orecchie da mercante e si rifugia nel continuo passacarte e fa uno strano ping pong di responsabilità sulle spalle dei LAVORATORI.

Una rappresentanza dei LAVORATORI farà una sorpresa al sindaco di Paderno D. che tanto si era prodigato nel dare supporto ai LAVORATORI e gli chiederanno di continuare a  prodigarsi, magari con le stessse energie dimostrate durante la campagna elettorale.

...continua!

domenica 22 novembre 2009

= RINGRAZIAMENTI =

Non so se si possa definire un successo la serata di sabato.
150 partecipanti non sono pochi ma non sono nemmeno tanti.
La mensa della fabbrica è sembrata rivivere, tornare ai tempi in cui più di 100 persone ci passavano ogni giorno.
La cena è stata ottima, familiare calda e buona. Fa effetto vedere persone che fino ad un anno fa erano utenti di questo spazio, trasformarsi in cuochi, inservienti, addetti alle pulizie e riordino. Autogestirsi nei ruoli, senza nè un capo nè una mansione predefinita ma semplicemente muovendosi in quello che sanno fare o che hanno voglia di fare.
Sono sicuro che, se avessero detto ad ognuno di loro che un giorno avrebbero passato dalle 9 del mattino alle 2 di notte in fabbrica a lavorare solo per il gusto di farlo,  sarebbero scoppiati in una grassa risata.
Ed invece la voglia di lottare fa scoprire energie, forza di volontà e capacità che nella routine quotidina del lavoro subordinato non erano mai emerse; l'idea di fare qualcosa per se stessi è la migliore benzina per lo spirito. Lo si coglie bene anche nei lavori delle Metalline, lavoratrici infaticabili che mettono la loro manodopera e le loro giornate a disposizione per la causa.
Di lotta si è parlato, cantato e recitato nello spettacolo di ieri sera. Spettacolo che il pubblico ha assorbito per tutta la sua durata, unendosi nei canti storici dei partigiani, immedesimandosi negli alpini sofferenti sul fronte russo, rallegrandosi per la caduta del regime.
Gli attori e i musicisti e il circolo la Meridiana sono i primi che vogliamo ringraziare, per aver dato il loro supporto alla serata.
Ringraziamo tutti i partecipanti, augurandoci che lo spirito di resistenza sia stato seminato in loro e che i primi germogli possano venire presto fuori, il vostro supporto è la nostra linfa vitale.

La nostra lotta prosegue, sperando che certi volti, un tempo noti, si siano risvegliati grazie a questa iniezione di spirito combattivo.

mercoledì 18 novembre 2009

= SABATO 21 NOVEMBRE =


Sabato 21 novembre ore 21
Teatro-Canzone in fabbrica
Serata di sostegno alla lotta dei lavoratori
della Lares e Metalli Preziosi
di Paderno Dugnano
Entrata a libera sottoscrizione


Titolo: FRAMMENTI
Storia e musica dal 1939 al 1948
di Andrea Magnoni e Paolo Bernamonti
Compagnia Teatro-canzone “Ottave tra le quinte”
Durata : 70 minuti


 “Nonna ma i tedeschi erano tutti cattivi ?” … così domanda il nipotino alla nonna che ha vissuto gli orrori di una guerra, le tensioni di una rivolta e la gioia, anche se a volte amara, di una vittoria.
E così inizia il viaggio di “FRAMMENTI”  nel decennio dalla storia italiana che segna il passaggio dalla monarchia alla Repubblica, dalla dittatura alla democrazia, dalle note tristi dei canti militari allo swing sbarcato con gli alleati durante la Liberazione.
Un percorso attraverso i grandi fatti storici italiani : la conquista dell’Albania, il Patto d’Acciaio, la Seconda Guerra Mondiale, le campagne di Grecia e di Russia sino ad arrivare alla Liberazione accompagnati dalle emozioni di tante piccole storie di uomini e donne e dalle calde note rievocative delle canzoni dell’epoca.
Un’occasione per riflettere, immaginare ma, soprattutto, non dimenticare un periodo storico di grandi avvenimenti che ha segnato una trasformazione della politica e della società italiana.
Uno spettacolo intenso ed emotivamente coinvolgente in cui le fredde cronache si fondono con le vite vissute di coloro che non hanno trovato spazio nei manuali di storia ma che hanno contribuito, spesso a costo della propria vita, a consegnarci un mondo migliore.


 Pietro Calamandrei, in un discorso del 1955 rivolto ai giovani, disse :
se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.”


E noi? .. cosa possiamo dire ai nostri giovani?




LA SERATA SARA' PRECEDUTA DA CENA POPOLARE
POLENTA + COTECHINO + LENTICCHIE
(POSSIBILITA' VEGANA E VEGETARIANA)

prenotazione consigliata via mail! 


@
PRESIDIO PERMANENTE
METALLI PREZIOSI

Via Roma 179
Paderno Dugnano



= VENERDI' 20 NOVEMBRE =

Venerdì 20 Novembre presso la mensa occupata della Metalli Preziosi

SERATA LATINO AMERICANA
dalle ore 21.00

Drinks & Musica & More


Una buona occasione per conoscerci e conoscersi.

Ci sarà anche il banco con i manufatti autoprodotti da         "Le Metalline" durante le ore di presidio.

Entrata libera a sottoscrizione.


@
PRESIDIO PERMANENTE
METALLI PREZIOSI
Via Roma 179

Paderno Dugnano

martedì 10 novembre 2009

= E LUCE FU? =

La solidarità e l'unione pagano!
A soli 4 giorni dall'incontro tra una rappresentanza dei Lavoratori della Metalli Preziosi e il sindaco ed anche grazie alle email inviate da voi, ci è pervenuta questa lettera nella quale il sindaco chiede ai curatori fallimentari di " adoperarsi per evitare l'interruzione dell'energia elettrica".
E' un segnale importante di attenzione nei confronti di chi porta avanti questa lotta, che speriamo si trasformi in qualcosa di concreto.

Ringraziamo nuovamente chi ci ha dato supporto inviando la lettera al sindaco.
State connessi, abbiamo ancora bisogno del vostro supporto, presto ci sarà una nuova iniziativa simile.




Diffondete&difendete!

domenica 8 novembre 2009

= CARLO =

Vi vogliamo raccontare la storia di Carlo, la storia di uno dei 5 lavoratori che per 8 giorni ha vissuto sul tetto della fabbrica in segno di protesta.
La situazione di Carlo al momento è davvero difficile. Tra meno di 15 giorni sarà sfrattato da casa perché insolvente. Perdete 5 minuti di tempo per leggere la sua storia, ne vale la pena.

Presto ci organizzeremo per dare un segno concreto di supporto al nostro amico Carlo, state connessi.



Da quanti anni eri in metalli?
20

Di cosa ti occupavi?
Ho cominciato nel reparto sinterizzati, facevamo parti per contatti elettrici, la mia prima mansione è stata l’abburattatura e lucidatura dei contatti da saldare, poi sono passato ai forni di cottura.
Sono rimasto lì un po’, poi però il reparto ha chiuso, andava male e ci sono stati i primi cassaintegrati nella storia dell’azienda. Forse perché ero giovane mi hanno tenuto, mi hanno mandato in laminazione. Nel ‘92 il reparto va male, allora ritorno ai sinterizzati,ma ai forni, responsabile di un gruppo di donne. Sono poi tornato alle presse fino alla “fine”.

Quanti anni ti mancano alla pensione?
13

Come è cominciato tutto?
Quando sono entrato in Metalli, 20 anni fa eravamo in 400, di lavoro ce n’è sempre stato.
Un cambiamento si è iniziato a sentire quando sono andati via gli inglesi, poi si sono avvicendate proprietà italiane.
Gli ultimi 2 anni il lavoro stava calando. Ordini c’erano, li vedevamo, ma mancava la materia prima per produrre. Quando il proprietario ha preso la Lares sono mancati i fondi per comprare l’argento. Ci rendevamo conto che le cose non andavamo bene, ma la mentalità era, finché va…

Che idea ti sei fatto della situazione?
Secondo me non c’e più futuro, è passato troppo tempo.
Si parla solo dei russi. Si dice che vogliano prendere l’azienda in affitto, il curatore però vuole venderla.
Di concreto non si sa niente, solo voci, nulla si muove.
Ora sembra che i russi siano spariti, qualche informazione ce la dà un ex dirigente della Metalli che fa da intermediario tra i russi e l’Italia.
Non si capisce chi c’è sotto. Chi mi dice che in realtà i russi non fanno così solo per abbassare i prezzi? A noi ci prendono in giro.
Per me la Metalli è chiusa per sempre, fino a quando non vedo che riapre.
Anche la storia della Janina Trans, vuoi chiudere il concordato con 8000 euro? Per una pratica di 6 milioni? E il tribunale gli dà 2 mesi di tempo, così noi aspettiamo? Noi così abbiamo ritardato la cassa di due mesi!

Come ti è cambiata la vita?
Tutte le mattine la sveglia suona alle 8.
Mai più pensavo di trovarmi in una cosa del genere, giorno e notte non fanno differenza.
Poi ti passa la voglia di lavorare. Per non “perdere l’abitudine al lavoro” e per ringraziarli del fatto che ci danno da mangiare da un anno, siamo andati in Caritas e abbiamo imbiancato e piastrellato. Non mi sembrava vero, sono soddisfazioni! Alla sera avevo male alle ginocchia. (sorride mentre guarda lontano)
Ci vorrebbe una notizia certa.
E’ finita, uno si mette l’anima in pace e si sbatte per cercare un lavoro.
Che poi sai, trovi un lavoro per 2 mesi a 1000 euro, avrai almeno 100 euro al mese di spese per andare? Ti avanzano 900 euro. Nella situazione attuale 900 euro non mi basterebbero nemmeno. Prendevo circa 1400 euro in metalli, tra metà del mutuo che pago alla ex moglie, l’affitto, il mantenimento di mia figlia, mi rimanevano circa 300 euro.
Non ce la faccio a stare a casa sclero, mi annoio e penso, allora tutti i giorni vengo in fabbrica.
Sto diventando pigro nemmeno la barba mi faccio più, prima me la facevo ogni giorno.
Ieri per passare un po’ il tempo sono andato a cercare i chiodini nel bosco dietro casa.
Tutt’ora ho come l’idea di essere in ferie non mi rendo conto, mi sembra di vivere in un altro mondo.
Non riesco a stare tranquillo, è il nervoso. A pensare che questo (l’ex amministratore delegato) se ne va in giro tranquillo e io sono in questa situazione, non dormo la notte. Mi sveglio alle 4, per i pensieri non riesco a ricoricarmi, anche se non ci pensi è la testa che va lì.

Ti va di raccontarci dello sfratto?
Prima della storia il padrone di casa lo vedevo una volta la mese e gli davo i soldi, poi ho iniziato a fare il bonifico, ci si sentiva una volta al mese.
Per 4 anni tutto bene.
Poi a febbraio dopo 3 mesi di insolvenza mi ha mandato lo sfratto per morosità.
E cosa ti devo dire? La volontà c’è, i soldi mancano.
A luglio mi arrivano 2000 euro di cassa, gli ho saldato i 2330 euro che avevo di scoperto. Lui voleva anche i soldi delle spese legali, ma io, di soldi non ne avevo davvero più.
Poi da quel momento non ho più preso un soldo e non sono più riuscito a dargli niente.

Quindi tu da Dicembre 2008, non hai preso nemmeno un soldo fino a luglio 2009?
Sì l’ultima entrata è stato lo stipendio di Novembre, che abbiamo preso in ritardo a Dicembre.
Quando ho avuto la certezza che mi sarebbero arrivati i soldi della cassa, ho chiamato l’avvocato gli ho proposto di saldare il mio debito con lui poco alla volta. Lui era anche d’accordo.
Ero in arretrato di 6 mesi. Mi sono informato, ma anche se avessi saldato, lo sfratto rimaneva. Solo la padrona di casa poteva chiedere l’annullamento. L’ho chiamata e mi ha detto di no, improvvisamente la casa le serviva. 15 giorni fa la padrona di casa mi ha chiamato per avvisarmi che dovevo lasciare casa. Il giorno dopo è arrivato l’ufficiale giudiziario e mi ha notificato lo sfratto esecutivo.
A casa c’era la mia compagna, anche lei lavorava alla Metalli, ha ritirato lei lo sfratto.
Ci siamo detti, cosa facciamo adesso? Se la cosa va male con la casa finiamo in strada assieme.
Il problema vero adesso è la cauzione.
Poi non voglio trovarmi ancora nei casini, se non ti arriva la cassa, come fai a pagare?

E le istituzioni in tutto questo?
Quando è successo il casino ho chiesto appuntamento al Sindaco. Come ha saputo che era per la casa ha mandato un assistente sociale. Gli ho chiesto un anticipo di 2000 euro. Mi ha risposto che sarebbe stato difficile trovare i soldi ma che si sarebbe informata.
L’appuntamento dopo sai cosa mi ha risposto?
Che ci sono solo 1000 euro per il sostegno sociale ma non mi riescono a dare niente. Però di stare tranquillo, “male che vada ci sono i dormitori e io ti posso dare gli indirizzi”.
Ma ti pare? Io ho ancora una dignità!
Ho fatto richiesta per il sostegno dell’affitto, funziona in base al reddito dell’anno prima, io nel 2008 avevo ricevuto quasi tutte le mensilità, ero in una fascia troppo alta. Stesso discorso per un Bando della regione, ti danno 1500 euro se sei senza lavoro, ma guardando l’anno prima.
Anche la storia della sospensione del mutuo per chi si trova in difficoltà perché non ha più un lavoro. Io ho il mutuo per la casa della ex moglie, ho provato a bloccarlo per difficoltà ma niente, il CUD del 2008 era troppo alto. La possibilità di sospendere il mutuo dovrebbe partire nel 2010, per forza nel 2009 al momento ho preso solo 2000 euro.

E da lì l’idea di salire sulla torre. Cosa si provava a stare sopra?
Eravamo messi maluccio, però c’era lo spirito, c’era la voglia di lottare.
Era penoso. Dormivamo in 5 in mezzo alla polvere, in uno spazio come questa stanza (3mt x 4 circa NDR), in mezzo c’era questo macchinario polveroso.
Siamo stati uniti, ma gli ultimi 2 giorni sono stati difficili, non si vedevano risultati.
Con i ragazzi che c’erano su con me, prima di questa storia, non c’erano grandi rapporti. Anzi con Valerio, ci stavamo sulle balle a vicenda. Non c’era un motivo vero e proprio, sai quelle cose a pelle. Poi ci siamo conosciuti ed è nata una bella amicizia, prima di salire non credevo saremmo andati d’accordo.
Con la corda la mattina ci mandavano su il caffè, il giornale e il latte. Non c'era mai un momento tranquillo, continuavano a passare sotto i colleghi e chiaccheramavo con loro
Poi abbiamo iniziato con i braccialetti (me lo mostra orgoglioso NDR). La giornata passava veloce, avevamo sempre da fare, ogni momento passavano sotto i colleghi e chiacchieravamo.
Quello che contava per noi, era che ci fossero tante persone sotto, ma i carabinieri ci dicevano che c’erano 4 gatti. Era fondamentale per noi che ci fosse tanta gente sotto a dar voce al nostro gesto, a spiegare le nostre ragioni. Eravamo d’accordo che saremmo scesi solo ad un cenno di Valeriano, nessun altro, lui era la nostra guida là sotto.

E la tua famiglia?
La ex mia moglie è comprensiva, ha portato la bambina a vedermi mentre ero sulla torre, mi aveva fatto uno striscione, PAPA’ TI VOGLIO BENE, ma da sopra non si vedeva, lo aveva fatto con i pennarelli! (ride emozionato NDR). Ho potuto leggere il suo messaggio solo quando Valeriano me l’ha mandato su.

Un altro lavoro?
Lavoro in giro non c’è, ho portato a mano circa 70 curriculum, non ti risponde nessuno.
Si vede che c’è crisi.
C’è più gente sui tetti che nelle fabbriche.
Secondo me, non è solo la crisi, c’è qualcuno che lo fa per spostare l’azienda all’estero e risparmiare soldi.
Oltre a quello della Caritas, ho trovato un altro lavoretto al poligono. Andavamo a raccogliere i pallini di piombo con il badile. 4 ore al giorno.
Abbiamo riempito una ventina di barili da 180 litri di pallini da fucile.

E quelli di voi che stanno a casa e non lottano?
Non chiamiamoli più, devono venire un paio di volte alla settimana a capire cosa succede.
Venerdì scorso c’era da firmare un documento sul fallimento. Sono venuti quasi tutti. Hai visto qualcuno di loro venire su in mensa a salutarci?
All’inizio in azienda facevo anche io gli scioperi, manifestazioni e quant’altro. Poi per fare qualche soldo in più ho dovuto rinunciare, facevo 2 sabati al mese per gli straordinari, ma ora bisogna tornare a lottare.
Gli assenteisti, non dobbiamo più chiamarli. Non è per il costo della chiamata, è il principio.
Per il prossimo S41 (modulo per la cassa integrazione NDR) io metterei un annuncio in bacheca, chi passa e lo vede bene gli altri…
E se riprendiamo a lavorare, questi con che faccia si presenteranno in azienda?

C’e qualcuno che vuoi ringraziare in particolar modo?
Ringrazio Marcel Astolfi, dopo 27 anni di lavoro mi ritrovo in queste condizioni.

giovedì 5 novembre 2009

= PROLOGO =

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dimostrato solidarietà inviando la lettera al sindaco, come vi avevamo chiesto nel post http://lavoratoripreziosi.blogspot.com/2009/11/la-sveglia-al-sindaco.html

Ci sembra doveroso a questo punto iniziare a raccontarvi la nostra storia in maniera più approfondita...

Che l’aria non fosse delle migliori i lavoratori lo avevano capito già a luglio 2008, il lavoro calava, le materie prime immesse nei processi produttivi erano meno e di conseguenza, il fatturato.
I primi segni tangibili ci sono stati a Dicembre 2008 quando lo stipendio di Novembre è stato erogato con una settimana di ritardo e tramite una terza società facente parte dello stesso gruppo.
Poche settimane dopo, i lavoratori sono avvisati che a causa di “sopravvenuti problemi tecnici” il pagamento della tredicesima non sarebbe stato possibile. Nello stesso giorno veniva comunicato alla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) l’apertura di una cassa integrazione ordinaria per 80 lavoratori per 13 settimane, a rotazione e con anticipo da parte dell’azienda.
Il 23 dicembre le RSU e le rispettive organizzazioni sindacali (OOSS) sono convocati in Assolombarda, per la ratifica dell’accordo.
Il 12 Gennaio inizia la CIGO, la tredicesima non è ancora stata erogata, inoltre il 13 i lavoratori vengono informati di un ulteriore slittamento della retribuzione del mese di Dicembre.
Il 16 Gennaio, visto il protrarsi dei mancati pagamenti, le RSU chiedono ulteriori spiegazioni all’azienda ed in risposta gli viene presentata una copia di uno swift bancario che avrebbe dovuto rappresentare l’accredito della cifra necessaria al pagamento degli stipendi. Ad oggi la tredicesima, le mensilità di dicembre 2008 e Gennaio 2009 non sono ancora state erogate.
Il 31 Gennaio è stata chiusa la CIGO per gli 80 lavoratori con l’intento di aprirne immediatamente un’altra, questa volta però per tutto l’organico (120 dipendenti).
Purtroppo questa richiesta non ha potuto aver seguito in quanto l’azienda non aveva i requisiti necessari (ad esempio non erano stati versati i contributi degli ultimi 9 mesi).
Da qui comincia la LOTTA vera e propria.
Il 2 Febbraio comincia il presidio esterno, i lavoratori continuano a timbrare il cartellino, un gesto simbolico portato avanti fino a marzo, mentre le giornate passano tra vita sociale in fabbrica ed una mensa autogestita con pasto alla cifra simbolica di 1 euro.
Il 22 Maggio la Janina Trans. società con capitale sociale di € 8.000 e 1 solo dipendente si offre di comprare la Metalli (costo stiamato dell’operazione € 6.000.000). In realtà dietro questa azienda si scopre esserci la vecchia proprietà che con questa manovra cercava di evitare il fallimento.
A cavallo tra maggio e giugno i lavoratori vengono buttati fuori dalla fabbrica, comincia così un vero e proprio presidio esterno, con tenda gazebo panche e tavoli.
Il 9 luglio, vengono portati in tribunale i libri contabili dell’azienda e viene dichiarato il fallimento.

Questa è una breve crono-storia senz’anima di quanto è successo fino a prima dell’estate.
Continueremo raccontandovi la VERA storia della cassa integrazione. Vi racconteremo come queste persone possano vivere grazie a minimi sussidi economici e solidarietà, della loro OCCUPAZIONE della mensa e della vita di ogni giorno.
State connessi.

lunedì 2 novembre 2009

= LA SVEGLIA AL SINDACO =



I Lavoratori Preziosi incontreranno domani 3 Novembre alle 10.30 in Comune a Paderno Dugnano il Sindaco per ricordargli che gli impegni presi VANNO MANTENUTI.
Gli ricorderanno che 5 lavoratori sono scesi dalla torre perché il Sindaco e l’Assessore al Lavoro della Provincia, gli avevano PROMESSO aiuto nella risoluzione dei loro problemi sociali, relativi all’integrazione della Cassa Integrazione ad OGGI ancora non percepita.
Gli faranno inoltre presente che tra 10 giorni circa verrà tolta l’energia elettrica alla mensa occupata, sede del presidio dei Lavoratori Preziosi, togliendo in questo modo ENERGIA vitale alla loro lotta.
Invitiamo tutti a manifestare la solidarietà ai Lavoratori Preziosi inviando la presente mettendo lettera al Sindaco di Paderno Dugnano all’indirizzo sindaco@comune.paderno-dugnano.mi.it e al consiglio comunale consigliocomunale@comune.paderno-dugnano.mi.it




Gentile Sindaco e gentili Consiglieri,
vi scriviamo per ricordavi le promesse fatte ai lavoratori della Metalli Preziosi nei giorni in cui si erano barricati sulla torre dell’azienda.
La mettiamo anche a conoscenza del fatto che a breve verrà tolta l’energia elettrica all’azienda e di conseguenza alla mensa che i Lavoratori Preziosi hanno occupato e trasformato in centro nevralgico della loro resistenza.
Non si può permettere che venga dato questo colpo di grazia alla loro lotta e alle loro speranze.

Le chiediamo di porre tutta l’attenzione necessaria per trovare una soluzione a questa nuova emergenza che colpisce chi già lotta e resiste da oltre 10 mesi.

Un cittadino solidale