Dopo la manifestazione del 13 Aprile e dopo le promesse del sindaco, abbiamo deciso di spostare il presidio in un gazzebo nel piazzale del Municipio di Paderno Dugnano. In questo modo per chi ha speso parole a nostro favore, saremo il primo pensiero la mattina prima di entrare in ufficio e l'ultimo all'uscita.
Siamo costretti a fare pressing.
Perchè la cassa integrazione è stata rinnovata fino al 21 Novembre, ma al termine di questi ulteriori 6 mesi non ci sarà possibilità di rinnovo e alla scadenza ci sarà solo una strada, la mobilità.
La mobilità è l'anticamera della fine. Questo perchè anche qualora la Metalli Preziosi dovesse riaprire i battenti, noi non saremmo necessariamente tenuti in considerazione e il nuovo imprenditore non avrebbe l'obbligo di riassorbire il vecchio organico.
Questo peserà soprattutto su quelle fasce di lavoratori a cui mancano pochi anni alla pensione. Chi avrà voglia di investire su "materiale umano" con data di scadenza a breve termine? Chi avrà energie e disponibilità per formare personale che nel giro di pochi anni finirà il suo ciclo lavorativo?
Queste persone, questi lavoratori, già oggi faticano a reinserirsi nel mondo lavorativo, figuriamoci fra un paio di anni, finita la mobilità, dopo che saranno "inattivi" da 4 anni.
Certo chi assume personale prendendolo dalle liste di mobilità ha sgravi fiscali per due anni. Ma oggi visto l'ampio mercato che si è creato di questo tipo di lavoratore "sgravio compatibile", cosa potrebbe spingere un cacciatore di teste a puntare su uno a fine carriera piuttosto che su un giovane?
Poi, ma solo poi arrivano i motivi economici. Infatti durante con l'ingresso in mobilità, per il primo anno si percepisce l'80% della cassa integrazione e l'anno seguente l'80% della mobilità. E' facile capire come questo 20% possa pesantemente influire su i bilanci di famiglie che da 16 mesi faticano e stringono sempre più la cinghia, fino a farsi mancare il fiato.
Ed è per questo che nel prossimo mese dovremo attirare più possibile l'attenzione sulla nostra causa, sulla nostra resistenza, anche se la stanchezza è tanta dovremo dare un nuovo colpo di reni per superare questo ostacolo.
Un mese intenso, per ribadire che le parole e le promesse riempiono la bocca, ma finchè non si trasformano in fatti lasciano le pance (e le tasche) vuote. E non serve Rita Pavone per ricordaci cosa fà il popolo affamato.
mercoledì 21 aprile 2010
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