Settimana scorsa a seguito del furto di cavi di rame, i lavoratori di Metalli Preziosi con una delegazione dei lavoratori della LARES (che hanno subito diversi furti anche nella loro azienda) sono andati a protestare sotto il Tribunale di Monza chiedendo un incontro con il giudice.
Il Tribunale di Monza è difatti al momento il "proprietario" della Metalli Preziosi visto che i loro curatori fallimentari seguendo il NOSTRO fallimento.
L'intenzione era quella di porre l'attenzione sulla necessità di accorciare il più possibile i tempi.
Dalla riunione è invece emerso che la prima asta fallimentare ci sarà in estate.
Questa risposta ha gelato i lavoratori. L'estate è così lontanta per chi oramai presidia da oltre 13 mesi. Vorrebbe dire presidiare per altri 6 mesi, arrivare a quasi 2 anni di resistenza.
Dopo quella del furto, un'altra pietra è caduta sulla testa dei lavoratori.
Oramai stanchi e logori da 13 mesi di lotta con pochi risultati, dopo le "confortanti" notizie con cui avevamo chiuso l'anno, credevamo che si stesse avvicinando l'inizio della fine, scoprire invece che i tempi sono molto più lunghi del previsto, è stato una mazzata terrificante al morale.
La paura adesso è la scadenza della cassa integrazione. Il 22 maggio i lavoratori entreranno in mobilità. Sarà la morte della speranza per molti di loro. Difatti con la mobilità, qualora l'azienda ripartisse, la nuova proprietà non sarà obbligata a riassumere gli oramai EX lavoratori della Metalli Preziosi.
La paura è che da una parte, si stia cercando "volutamente" di allungare i tempi della ripresa. La nuova proprietà non sarà obbligata ad acquistare un'azienda carica del fardello di oltre 100 lavoratori. Comprerà un'azienda al netto dei LAVORATORI. In questo modo potrà reintegrare quanto personale vorrà, con i contratti che vorrà e QUELLO che vorrà.
La lotta ora si sposta sul fronte del prolungamento della cassa integrazione.
La triste realtà che abbiamo realizzato in questi giorni è che le fabbriche in abbandono al momento fanno gola solo ad altri ladri (questa volta di rame).
giovedì 4 febbraio 2010
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