giovedì 17 giugno 2010

= CONTO QUANTO? =

Si è tenuto lunedì 7 Giugno un nuovo incontro tra i LAVORATORI della Metalli Preziosi e i rappresentati delle Istituzioni.
Il tema del giorno è stato il terreno su cui è insediata la fabbrica.
Presenti nel Municipio di Paderno Dugnano oltre ad una rappresentanza dei lavoratori il Sindaco di Paderno Dugnano, rappresentanti della provincia, e rappresentanti sindacali.

Perché continuare a parlare del terreno?
Perchè continua ad essere il nodo cruciale della vicenda, difatti l'imprenditore che fino ad ora ha dimostrato (e sembra continui a dimostrare) interessa nella ripresa al lavoro non è interessato all'acquisto del terreno.
Nella riunione è stato confermato l'interesse di 2 imprenditori per l'acquisto del terreno, uno dei quali ha già presentato una proposta di acquisto per una cifra molto vicina a quella richiesta dalla curatera e l'altro dovrebbe averla presentata venerdì 11 giugno.
La valutazione iniziale del terreno è stata di 13 milioni di euro, voci non ancora confermate riportano che il costo del terreno nel frattempo sia lievitato a 18 milioni di euro.
Quello che ci piacerebbe capire ora è, quale è il margine di contrattazione tra la curatera e gli imprenditori interessati all'acquistodel terreno? Quanto possono influire le "istituzioni" in tutto questo?
E' vero che questa operazione è da considerarsi come una "trattativa" tra privati e di conseguenza non "influenzabile" dall'esterno MA non bisogna dimenticarsiquello che c'e dietro a questo mera valutazione economica.
Tutt'intorno a questo accordo tra 2 parti, ci sono 100 famiglie che soffrono e lottano da oltre 600 giorni. Visto che si parla di matematica e di conti, quanto può considerarsi importante anche una cifra di 1.000.000 (leggi un milione) di euro in confronto a quanto c'e in ballo?
Questa volta i conti i calcoli li vogliamo fare noi.
Ipotizziamo che il problema sia effettivamente un milione di Euro. I nuclei familiari dei dipendenti della metalli sono circa 100, vale a dire un problema di 1000 euro circa cadauno. Se dividiamo questa cifra per il numero di giorni di presidio (circa 600) viene fuori 1,66 pidocchiosi euro per ogni giorno di presidio.
E' vero questi conti non hanno nessun senso. Ma cosa dobbiamo pensare, che se ogni giorno di presidio ogni famiglia di dipendenti si fosse autotassata avesse rinunciato a 2 caffè, oggi avrebbero potuto ricomprarsi un pezzo del terreno e forse tornare al lavoro?
O forse che le vite di queste famiglie, il loro futuro e il loro passato non valgono nemmeno 1 euro e 66 centesimi al giorno?
Come devono ridursi queste PERSONE a richiedere aiuto agli italiani, chiedendogli di mandare un sms per versare 1 o 2 euro?
Vista così la situazione non è così drammatica o di contro se la si guarda così, appare ancora più drammatica.

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