giovedì 31 dicembre 2009

= ANNO NUOVO, SEDE NUOVA =

A causa del freddo abbiamo deciso di trasferire il nostro quartier generale. Era impossibile andare avanti nella vecchia mensa con 2° e per riscaldare i 400 mq avremmo dovuto affrontare una spesa di oltre € 2000.
Ci siamo spostati nella vecchia portineria, collocata vicino all'ingresso della fabbrica.
Questa decisione è stata presa sia per motivi climatici che per dare maggiore visibilità alla nostra lotta; dalla nuova "sede" possiamo alimentare costantemente il bidone con il fuoco posto all'esterno della fabbrica, segnalando così la nostra presenza continua. La nuova posizione, ci permette inoltre di controllare costantemente chi entra ed esce dalla fabbrica ed in questo modo abbiamo maggiormente la situazione sotto controllo.
Il trasferimento nel nuovo locale di circa 40 mq, ci ha risollevato il morale, ora è nuovamente possibile stare assieme ad una temperatura accettabile ed in maniera più raccolta.
Dopo che nel 2009 ci siamo concentrati sulla sopravvivenza del presidio, per il 2010 puntiamo a dare nuova visibilità alla nostra protesta.
Anno nuovo, vita nuova ma la lotta rimane sempre quella!

giovedì 24 dicembre 2009

= CAPODANNO IN FABBRICA =


DANZE POPOLARI DAL MONDO

31 DICEMBRE 2009
DALLE ORE 22

@ PRESIDIO METALLI PREZIOSI
via Roma 179, Paderno Dugnano
in collaborazione con i lavoratori in lotta

Animazione di CRISTINA e MARIO

ingresso € 13,00 comprensivo di un dolce o una bevanda o qualcosa di salato

SERATA BENEFIT PER I LAVORATORI IN PRESIDIO

       Mario   348 917 90 10

= AUGURI =

E' quasi arrivato Natale.
Il secondo che i LAVORATORI della Metalli Preziosi passano senza lavoro.
Anche quest'anno l'augurio è sempre quello, il ritorno al lavoro per tutti coloro che hanno lottato e stanno lottando per la loro dignità e per il salario.
Un pensiero speciale va a chi è ancora in presidio (e ce ne sono sempre più purtroppo) a quelli che hanno appena concluso (un pensiero ai lavoratori della Yamaha) e a tutti quelli che non mollano la lotta.
Ci auguriamo che come nella novella di Dickens, Canto di Natale, tutti gli imprenditori\banditi che ci sono ancora in giro, possano essere visitati dai 3 spiriti e che possano farli ravvedere dei loro comportamenti privi di dignità; se ciò non avverrà, sappiano che ci saranno sempre i LAVORATORI che per la loro dignità continueranno a combattere.
I nostri auguri, quelli sinceri, vanno a tutti coloro che ci sono stati vicini e che ci hanno dato il loro supporto durante questo anno di lotta.

sabato 19 dicembre 2009

= PARTITA SOLIDALE parte 2 =

A causa della neve caduta la notte passata, la PARTITA SOLIDALE è stata rinviata a data da destinarsi.
Ringraziamo comunque tutte le persone che si sono prodigate per la buona riuscita di questa manifestazione.

A presto per nuove iniziative!

mercoledì 16 dicembre 2009

= PARTITA SOLIDALE =


I lavoratori della Metalli Preziosi NON vanno a puttane!

E' stata organizzata per il 19 Dicembre una partita di calcio tra una rappresentate dei lavoratori della Metalli Preziosi e la nazionale calciatori solidali.
Quando i giochi oramai erano fatti è stata posta come condizione OBBLIGATORIA per la presenza della nazionale, che ci fosse in veste di madrinala la S'IGNORA D’Addario.
I lavoratori hanno deciso all’unanimità di declianare cordialmente l’invito imposto alla S'IGNORA D’Addario. Hanno preferito rinunciare al richiamo di vecchie glorie del calcio come Stefani Tacconi inquanto sono fermamente convinti che la solidarietà non abbia NOMI E COGNOMI, la solidarietà ha una causa e non vogliono essere mezzi di facili strumentalizzazioni.
Il nostro progetto è andato avanti, NOI ci saremo con la nostra “formazione”, il sindaco di Paderno concorde con la scelta dei LAVORATORI, ha deciso di mettere in campo una squadra dell’amministrazione Comunale e del CRAL in sostituzione.
Chiunque volesse fare della solidarietà vera e vuole partecipare, può scrivere a:




Al termine della partita ci sarà un aperitivo @ Presidio Metalli
Jam Session open source acustica!
Tutti i musicisti sono invitati a partecipare.

Per una solidarietà senza padroni e senza frontiere!

martedì 15 dicembre 2009

= AGGIORNAMENTO =

Abbiamo hanno avuto due incontri negli ultimi due giorni, il primo con la Commissione del Lavoro con l'assessore del lavoro Del Nero e il tecnico Zingale e il secondo davanti all'ottava commissione della Provincia sulle aziende in crisi.
Come avevamo già avevamo anticipato è stata versata una cauzione da un imprenditore Russo interessato all'acquisizione della Metalli Preziosi. Il suo procuratore ha ufficializzato davanti alla commissione l'interesse del suo cliente e ha ribadito che la priorità è trovare una soluzione al nodo del terreno; al momento del fallimento, è scattata da parte di Banca Intesa un ipoteca del valore di 10 milioni di euro, l'imprenditore non è però interessato all'acquisto del terreno e al riscatto dell'ipoteca, ma ad un contratto di affitto.
Le istituzioni presenti ad entrambi gli incontri hanno ribadito più volte il loro impegno alla risoluzione di questo punto cruciale, rendendosi disponibili in prima persona ad "oliare gli  ingranaggi del sistema" in modo da arrivare ad una soluzione. Metodi per fare pressione ce ne sono diversi, proporre sgravi fiscali, una rateizzazione dell'acquisto del terreno o alla peggio, assicurare a Banca Intesa l'impossibilità di un cambio di destinazione d'uso del terreno su cui è edificata la fabbrica, per i prossimi 30 anni.
Cruciale saranno anche le mosse della curatera, il loro ruolo di "battitori di cassa", coloro che negli ultimi incontri ci hanno promesso impegno in prima persona si dovranno confrontare anche con questa parte della vicenda.
Al contrario di quanto ci si aspettava, non è stato presentato nessun piano industriale. A detta del portavoce dell'imprenditore l'idea è quella di tenere tutte le linee di produzione e di implementare la parte commerciale. Questo fa ben sperare per la sorte dei lavoratori, anche se al momento non è possibile quantificare eventuali tagli.
Dal tavolo è emerso inoltre che ci sono altri 2 imprenditori interessati alla Metalli Preziosi, anche questo è un punto a favore dei lavoratori, qualora non dovesse andare a buon fine il contratto con la parte Russo.
La situazione al momento sembra meno fumosa ma rimane comunque complicata, l'asta per la vendita dell'azienda è comunque inevitabile, rimane solo da capire quali saranno gli esiti.
A questo punto, tutto torna in mano alle istituzioni, solo loro ora hanno il potere per accellerare i tempi e far incontrare le parti. Si dice...volere è potere, speriamo che di volontà se ne dimostri parecchia.
Da canto nostro, continueremo a tenere alta l'attenzione, i punti focali ora sono, Banca Intesa per quanto riguarda il terreno e la Provincia di Milano che si è fatta garante della buona riuscita delle trattative.
Con una resistenza silenziosa e continua, siamo riusciti ad ottenre le prime risposte, andremo avanti con i nostri mezzi fino a quando non avremo garanzie.

domenica 13 dicembre 2009

= LE METALLINE =

Volendo usare un termine finanziario, bisognerebbe parlare di “riconversione industriale”.
Loro si sono autodefinite le “Metalline”.
Sono un gruppo di lavoratrici della Metalli Preziosi che hanno deciso di continuare a lavorare in fabbrica.
Sì in fabbrica o meglio, nella mensa occupata.
Perché da settembre questo gruppo di donne lavora attivamente dalle 9 alle 19.00 e produce una serie di articoli fatti totalmente a mano quali bambole, addobbi natalizi, orecchini, bracciali, ecc…Sono l'unica parte produttiva rimasta di un'azienda con 120 dipendenti.
Alcuni dei materiali sono stati donati da persone o società che sapendo di questa attività hanno deciso di dare un segno tangibile della loro solidarietà, altri se li portano da casa smontando loro oggetti, mettendo a disposizione così nuovi materiali “per la causa”.
Si tratta di veri articoli autoprodotti e nel segno del riciclo.

Quali erano le vostre mansioni alla Metalli Preziosi?
Tra noi ci sono sia impiegate che operaie
In azienda non ci si conosceva e non si andava oltre al saluto quotidiano, c'era modo di incontrarsi, per motivi di sicurezza era vietato passare tra i reparti.
C'e chi lavorava al reparto sinterizzati e chi lavorava al rapporto ufficio con l'estero.
Tra le lavoratrici, le impiegate si presentano più o meno tute, le operaie sono solo 6-7 su circa 12 che c'erano; la media delle donne è molto alta rispetto agli uomini, in proporzione loro sono davvero pochi. Forse c'e più la tendenza a fare qualcosa con le proprie mani e a regire e non a piangersi addosso.

Come è iniziato il tutto?
La cosa è nata come passatempo, la noia di venire qua tutti i giorni, era diventato triste. Poi è passata Elena (una ragazza esterna che ha portato solidarità NDR) ci ha dato l'idea e da lì abbiamo cominciato.
Inizialmente abbiamo portato delle cose nostre da casa, poi accumulando esperienza e fantasia sono venuti fuori prodotti e siamo in continua evoluzione.

Come passate le giornate? Cosa vi spinge tutte le mattine ad alzarvi e venire qua?
Oramai c'e un appuntamento non detto quotidiano.
La mattina ti alzi guardi qualche annuncio di lavoro su i quotidiani, mandi qualche curriculum e poi si viene qua e se c'e bisogno ci si occupa di recuperare i materiali.
Non è una routine venire al presidio, è un pensiero fisso. Ci fa stare bene, arrivano moltissimi di stimoli, non si pensa ad altro, qualcuna dice che è il lavoro che ha sempre cercato.
Prima dell'estate, alcune di noi non venivano più, non c'era niente da fare. Da quando abbiamo cominciato questa attività, difficilmente manchiamo un giorno, almeno che non ci sia da andare a qualche manifestazione o in Provincia o comunque qualche impegno per la lotta.
E' stata una terapia...stare a casa a pensare "a quest'ora lavoravo"...venire qua, produrre, fare qualcosa di materiale, ti allontana i pensieri.
Anche perchè che stai a casa a fare? Soldi da spendere non ce ne sono (sorridono NDR)! Quest'anno soldi per i regali non ci saranno, regaleremo i prodotti fatti da noi.
 Quando lavoravamo in fabbrica, non avevamo contatti diretti con il “cliente”, questo rapporto per noi conta molto e ci da' una buona spinta, vedere che i nostri prodotti piacciono è una soddisfazione.
Ora poi siamo costrette a fare gli “straordinari” saremo qua durante il ponte di Sant'Ambrogio, siamo indietro con gli ordini! A volte ci si porta a casa il lavoro la sera, per finire qualche articolo o per fare prove di nuovi prodotti, diventa una sfida con se stessi.

Dopo anni di lavoro da dipendenti, come è lavorare per voi stesse?
C'era soddisfazione anche nel lavoro alla Metalli, perchè se ti piace e sei professionale ti arrivano, però in questo c'e anche una parte di creatività e di fantasia che prima non c'erano.
Inoltre c'e il vantaggio di fare qualcosa per noi, per portare avanti la lotta, se non ci fossero i soldi per far vivere il presidio, forse sarebbe già tutto finito. Certo gli eventi danno un introito maggiore, ma qua è un po' il discorso della formichina, giorno dopo giorno portiamo a casa qualche soldino per la causa. Poi ci sono i mercatini, le giornate nelle scuole e gli eventi in fabbrica, in queste occasioni si lavora bene e inoltre si fa conoscere la nostra lotta a chi magari non sapeva nulla. Ci ha sorpreso incontrare delle mamme in una scuola che erano informate o che addirittura seguivano il blog. Si ha modo di raccontare la propria esperienza, parlare della lotta, conoscere persone e farsi conoscere, siamo anche un ottimo mezzo informativo.

E se alla metalli andasse male, aprire un’attività simile?
Se ci fosse uno sponsor sarebbe possibile.
Visti i successi avuti, sarebbe bello continuare ad organizzare eventi, anche se poi noi gli spettacoli non  riusciamo a vederli perchè siamo impegnate con il banchetto.
Si potrebbe aprire una cooperativa...se apri la partita iva ti anticipano tutti i soldi della cassa e della mobilità e mettendoli assieme si potrebbe pensare a qualcosa.
Strano a dirsi di solito tra donne sul lavoro ci si becca, qua non abbiamo mai avuto nulla da dire, anche se il clima qua è stato sempre disteso, anche mentre si lavorava (inteso quando la Metalli era ancora aperta NDR).

Cosa dicono i colleghi di voi?

Sorridono, cercano di partecipare per quanto possono, si sono messi a fare i presepi, ma non hanno la costanza, ne hanno prodotto uno, erano tutti sudati, era 4cm x 5cm. Hanno fatto anche quello grosso che c'e in mensa, erano tutti entusiasti, sono 3 settimane, devono ancora finirlo. Per Natale pensiamo che ce la faranno. 

Come vi è cambiata la vita?
(Altri sorrisi sotto i baffi)
La cambia, la cambia.
C'è stato uno choc iniziale, la chiamavano l'inaffondabile. Fino a 2 mesi prima tutti dicevano che non sarebbe mai successo. Noi in ufficio avevamo forse più idea di quello che succedeva, ma ci davano continue rassicurazioni, che erano già passati momenti come questi ma si erano sempre rialzati. Se avessimo potuto continuare a lavorare, fino a gennaio-febbraio saremmo potuti andare avanti, magari con una cassa integrazione a turno, sembra che non ci sia stata la volontà.
Poi rabbia-sconforto-incertezza.
C'e chi ha rinunciato a fare delle gare, dopo anni di sforzi e di sacrifici, è dura dover mollare così, non per una decisione tua.
Chi invece lavorava qua da pochi anni pensava di avere un posto per la vita, ora non sa nemmeno se arriverà alla pensione.

E a casa - la famiglia?
Qualche marito\compagno all'inizio l'ha presa bene, ha visto le energie che arrivavano. Poi alla lunga però con qualcuno si è creata qualche frizione, è bastato sedersi a tavola e parlarne, spiegarsi e ci si è riconciliati. Altri non sono venuti e non vogliono entrare nel circolo vizioso...(si guardano complici).
Sicuramente il fatto di vederci cucire o fare qualche oggetto a casa la sera, magari davanti alla TV gli trasmette l'importanza che ha per noi tutto questo
Poi a casa non si attacca più un bottone, le mamme sono contente di averci mandato a fare i corsi di cucito che finalmente sono serviti a qualcosa. Alcune lavoratrici invece non avevano mai cucito nella loro vita e adesso si trovano a fare di tutto con ago e filo.
.
Cercare un altro lavoro?
Eh....
Anche quelli di trenta anni fanno fatica a trovare, anchegli addetti alla qualità che per stare al passo con i tempi facevano un sacco di corsi.
Volendo si trova del lavoro in nero, ma non ci va, portare via un lavoro ad un'altra persona e prendere comunque la cassa, davvero non è etico.
Bisognerebbe prendere la tessera di tutti i parti, associazioni, al giorno d'oggi in alcuni settori contano più che il curriculum.
Qualcuno ha trovato come impacchettatrice nei centri commerciali tramite la caritas, ma fino alla befana, poi... Siccome fanno i turni, quando non sono all'altro lavoro vengono qua alla Metalli e vanno avanti nella loro attività principale.

Cosa pensate dei lavoratori che non partecipano alla vita del presidio?
Aspettano la pappa pronta, non vengono mai qua.
Quando si ha una “cosa” privata importante, ci si deve muovere. Aspettano che i soldi gli arrivino a casa. Alcune di noi chiamano dappertutto, non mollano e non si fermano se dall'altra parte trovano risposte insufficienti, vanno avanti fino a quando non arrivano dove volevano.

Pensate che la vostra attività possa essere d'esempio per le altre lavoratrici?
Quello che vorremmo far risaltare, sono le donne che lavorano pur essendo disoccupate, per trovare una affermazione e rilevanza del loro essere, ritrovare il quotidiano perso, ritrovare con i propri mezzi, il senso vero del lavoro che ultimamente lascia desiderare.
Collaborare, creare, è un modo di reagire alle ingiustizie che ultimamente dilagano, non è un percorso facile, ormai sono mesi che viviamo una situazione precaria e di attese.
E' stata presa in considerazione la parte migliore delle persone.
Questo è  l'esempio, ritrovarsi, accettarsi, essere uniti, contestare non solo a voce, ma dare un messaggio di lavoro, un esempio nato da donne, non solo per le donne, ma per tutte le persone che si trovano sole in una condizione di disagio.
Per esorcizzare la solitudine triste, la mancanza di un posto di lavoro, è come abbracciarsi per non essere soli. E' un puro messaggio di esistere ancora in questa società, che sta annullando il valore del lavoro.

Volete ringraziare qualcuno?
Ringraziamo, le persone che ci hanno aiutato tramite la solidarietà; questo ci ha permesso, di poter fare iniziative e aiutare a nostra volte le persone più
bisognose. I nostri 5 colleghi che si sono sacrificati per 9 giorni sulla torretta, tutti insieme abbiamo dato quello che potevamo, a noi e a tutti quelli come noi.








Quest'intervista è stata fatta raccogliendo delle voci, non si racconta l'impressione o la storia di una singola lavoratrice ma un vissuto, delle esperienze, delle emozioni che le accomunano.

giovedì 10 dicembre 2009

= BUON COMPLEANNO =

10 Dicembre 2008.
Il primo stipendio non ricevuto.
Un anno fa, cominciavano i problemi dei LAVORATORI della Metalli Preziosi.
Un anno è lungo. Un anno di fatica, difficoltà, lotta.
Si sono susseguiti alti e di bassi, momenti di notizie e di vuoti.
Abbiamo fatto manifestazioni, riunioni, tavoli, eventi.
Ora si sono aperti nuovi orizzonti, nuove possibilità e speranze.
Come già avevamo scritto è’ stata depositata una “caparra” a scopo “cauzionale” da un imprenditore russo ai curatori fallimentari.
Il 14 dicembre avremo un tavolo in Provincia. L'imprenditore o chi per lui dovrò presentare il piano industriale. Da lì scopriremo (forse) il nostro futuro. Se la lotta dovrà andare avanti e cambiare strada o se dovremo solo avere pazienza.
La speranza (si dice) è l'ultima a morire. Noi ci rimaniamo attaccati e continuiamo a rivendicare il nostro posto di lavoro.
Certo questi ultimi avvenimenti ci danno nuove energie, ma non distolgono la nostra attenzione dal punto focale, noi e il nostro futuro.
Il 15 siamo stati convocati in Provincia per un altro tavolo e così dovremmo chiudere il cerchio.
Mentre scrivevamo forse per farci il regalo di compleanno si è presentato in presidio il referente del imprenditore russo, con l’ex responsabile di impianto in vece di tecnico e le due curatrici fallimentari per visionare l’impianto.
I compleanni sono un momento per tirare le somme e per fare progetti per il futuro.
Tirando le somme viene fuori la forza di un gruppo consolidato che ha portato avanti un presidio e che non ha intenzione di mollare!
I progetti per il futuro sono semplici, andare avanti giorno dopo giorno, continuando a lottare per quello che ci spetta.

Se volete festeggiare con noi il nostro "compleanno" potete trovarci:



Venerdì 11 Dicembre @ l’Erba Matta di Senago.

Suoneranno i

Rael Project Band tribute ai Genesis

Dalle ore 21.00

Possibilità mangiare e bere in loco dalle ore 19.30

Serata benefit pro-presidio Metalli Preziosi
Entrata a sottoscrizione libera


ERBAMATTA L'AB
viale risorgimento, 47
Senago (MI)

mercoledì 2 dicembre 2009

= VENERDI' 4 DICEMBRE =


IL PRESIDIO METALLI PREZIOSI

in collaborazione

ERBAMATTA L'AB

organizzano presso l'erbamatta l'ab

VENERDI' 4 DICEMBRE 2009
ORE 21.30

serata di musica pop con la

DISSOCIAL BAND




entrata con sottoscrizione
dalle 19.30 possibilità di servizio bar
con panino e salamella e patatine fritte
si consiglia la prenotazione per i tavoli

Stefano 349 80 27 402                   Valeriano 393 43 28 948

ERBAMATTA L'AB viale risorgimento, 47 Senago (MI)

= ULTIME NOVITA' =

Martedì 1 dicembre la società russa interessata all'acquisizione della Metalli Preziosi ha depositato presso la cancelleria del Tribunale di Monza una parte della cauzione restando in attesa della perizia del Tribunale.
Evidentemente non è la conclusione della vicenda ma un ulterriore passo, speriamo positivo.

In attesa della definizione è importante mantenere il presidio.

RSU metalli preziosi

sabato 28 novembre 2009

= BANCO ALIMENTARE =

Oggi si è svolta la giornata della colletta alimentare.
I lavoratori di Lares e Metalli Preziosi hanno dato il loro supporto alla Fondazione Banco Alimentare (http://www.bancoalimentare.org/) per ringraziarli di tutto l'aiuto ricevuto in questi mesi.
Infatti mensilmente il Banco Alimentare invita i lavoratori delle due aziende a ritirare un pacco con generi alimentari presso la loro sede.




Un piccolo ringraziamento per chi sta dando un grande aiuto e concreto.

giovedì 26 novembre 2009

= AUMENTA LA LOTTA =

L'attesa e la calma NON pagano.
Se non si lotta, se no nci si incazza, se non si sbattono in faccia le promesse a chi le ha fatte, nulla si muove.
Nella terra della dimenticanza e dell'indifferenza, solo chi si fa notare ha una possibilità di ottenere qualcosa.

Lo proviamo sulla nostra pelle, giorno dopo giorno; l'ultimo promemoria è arrivato dall'incontro in Comune a Paderno D.
Siccome abbiamo imparato a muoverci, prima di recarci in Municipio, abbiamo mandato un LAVORATORE in una delle due banche che avevano sventolato un proseguo nell'anticipo della CIGO ma ancora la risposta è stata sempre la stessa, manca il solito incartamento, il solito via libera del direttore, il famoso accordo...(potremmo continuare con mille parole, oramai siamo maestri di scuse e di BALLE).
Ci siamo allora mossi, ci siamo presentati in municipio e tra telefonate, carte, faldoni, protocolli, parole, parole parole e ancora parole, ancora una volta non si è giunti a nessun fatto.
Ribadiamo il nostro sveglia alle istituzioni! Rimandare, promettere e non agire, sono buoni solo a fomentare la rabbia di chi non vede soluzioni CONCRETE ai suoi problemi.

Ma fate attenzione, la storia insegna che i problemi sociali non risolti, immancabilmente si trasformano in problemi di ordine pubblico.
Invitiamo tutti i lavoratori che stanno lavorando per il lavoro, il salario, la loro dignità a non accontentarsi di promesse, di credere solo ai fatti e quando essi tardano ad arrivare, fatevi sentire!


AUMENTA LA CRISI, AUMENTA LA LOTTA

martedì 24 novembre 2009

= CASSA INTEGRAZIONE parte 1 =

Cassa Integrazione.
Per un ignorante come chi vi scrive, la cassa integrazione è un ammortizzatore sociale che parte dal momento in cui i lavoratori si trovano in difficoltà.
Scontrandosi con la realtà, la storia è ben differente.
Sì perchè dal momento in cui vengono riconosciuti i requisiti per la concessione della cassa integrazione a quando il lavoratore effettivamente percepisce i primi soldi, passano almeno 5-6 mesi.
Provate un momento ad immedesimervi in queste PERSONE che da un momento con l'altro si trovano senza reddito per 150 giorni. Quanti di voi sarebbero finanziariamente coperti per un avvenimento del genere?
Il sindaco di Paderno Dugnano essendo a conoscenza di questi TEMPI TECNICI ha chiesto ad alcune banche sul territorio di anticipare i soldi della CIGO (cassa integrazione ordinaria) ai lavoratori aventi diritto.
Se non fosse che.
Che il Sindaco ha richiesto a solo due banche sul territorio (nel comune di sua competenza ci si oltre 20 sportelli di 10 banche diverse) un supporto ai lavoratori. Questi due istituti di credito hanno accettato di anticipare quanto dovuto per un periodo di 6 mesi, facendosi carico di questo debito pensando di rivalersi sull'INPS.
Se non fosse che.
Che uno dei requisiti necessari per aver diritto a questo anticipo era l'essere considerato un buon pagatore, ovvero non aver debiti pendenti e\o di non aver mancato il pagamento di nessuna rata di nessun tipo di finanziamento.
Quando è stato attivato questo tipo di supporto, i LAVORATORI non ricevevano nessuno stipendio da 5 mesi, ed alcuni di loro per far fronte alle difficoltà economiche si erano lasciati alle spalle alcune rate, non potendo così accedere a questo sostentamento.
Se non fosse che.
Che dopo 6 mesi, ancora ai LAVORATORI non era ancora stata attivata la cassa integrazione e le banche minacciavano di rivalersi su di loro per la riscossione del debito.
Grazie a successivi accordi, lo sportello di Paderno D. della Banca Popolare di Milano ha promesso di proseguire per altri 2-3 mesi con l'anticipo, sollecitando l'INPS nell'erogazione di quanto dovuto.
Banca Intesa di Paderno D. invece ha dato disponibilità per altri 6-7 mesi.

Il racconto sarebbe ancora lungo ma alcuni LAVORATORI hanno fatto oggi presente che in uno sportello hanno sospeso l'erogazione dell'anticipo. Ancora una volta non si capisce in quale punto la macchina si sia bloccata. Il direttore di filiale dice di essersi attivato, ma gli addetti allo sportello non sono informati o forse qualcuno fa orecchie da mercante e si rifugia nel continuo passacarte e fa uno strano ping pong di responsabilità sulle spalle dei LAVORATORI.

Una rappresentanza dei LAVORATORI farà una sorpresa al sindaco di Paderno D. che tanto si era prodigato nel dare supporto ai LAVORATORI e gli chiederanno di continuare a  prodigarsi, magari con le stessse energie dimostrate durante la campagna elettorale.

...continua!

domenica 22 novembre 2009

= RINGRAZIAMENTI =

Non so se si possa definire un successo la serata di sabato.
150 partecipanti non sono pochi ma non sono nemmeno tanti.
La mensa della fabbrica è sembrata rivivere, tornare ai tempi in cui più di 100 persone ci passavano ogni giorno.
La cena è stata ottima, familiare calda e buona. Fa effetto vedere persone che fino ad un anno fa erano utenti di questo spazio, trasformarsi in cuochi, inservienti, addetti alle pulizie e riordino. Autogestirsi nei ruoli, senza nè un capo nè una mansione predefinita ma semplicemente muovendosi in quello che sanno fare o che hanno voglia di fare.
Sono sicuro che, se avessero detto ad ognuno di loro che un giorno avrebbero passato dalle 9 del mattino alle 2 di notte in fabbrica a lavorare solo per il gusto di farlo,  sarebbero scoppiati in una grassa risata.
Ed invece la voglia di lottare fa scoprire energie, forza di volontà e capacità che nella routine quotidina del lavoro subordinato non erano mai emerse; l'idea di fare qualcosa per se stessi è la migliore benzina per lo spirito. Lo si coglie bene anche nei lavori delle Metalline, lavoratrici infaticabili che mettono la loro manodopera e le loro giornate a disposizione per la causa.
Di lotta si è parlato, cantato e recitato nello spettacolo di ieri sera. Spettacolo che il pubblico ha assorbito per tutta la sua durata, unendosi nei canti storici dei partigiani, immedesimandosi negli alpini sofferenti sul fronte russo, rallegrandosi per la caduta del regime.
Gli attori e i musicisti e il circolo la Meridiana sono i primi che vogliamo ringraziare, per aver dato il loro supporto alla serata.
Ringraziamo tutti i partecipanti, augurandoci che lo spirito di resistenza sia stato seminato in loro e che i primi germogli possano venire presto fuori, il vostro supporto è la nostra linfa vitale.

La nostra lotta prosegue, sperando che certi volti, un tempo noti, si siano risvegliati grazie a questa iniezione di spirito combattivo.

mercoledì 18 novembre 2009

= SABATO 21 NOVEMBRE =


Sabato 21 novembre ore 21
Teatro-Canzone in fabbrica
Serata di sostegno alla lotta dei lavoratori
della Lares e Metalli Preziosi
di Paderno Dugnano
Entrata a libera sottoscrizione


Titolo: FRAMMENTI
Storia e musica dal 1939 al 1948
di Andrea Magnoni e Paolo Bernamonti
Compagnia Teatro-canzone “Ottave tra le quinte”
Durata : 70 minuti


 “Nonna ma i tedeschi erano tutti cattivi ?” … così domanda il nipotino alla nonna che ha vissuto gli orrori di una guerra, le tensioni di una rivolta e la gioia, anche se a volte amara, di una vittoria.
E così inizia il viaggio di “FRAMMENTI”  nel decennio dalla storia italiana che segna il passaggio dalla monarchia alla Repubblica, dalla dittatura alla democrazia, dalle note tristi dei canti militari allo swing sbarcato con gli alleati durante la Liberazione.
Un percorso attraverso i grandi fatti storici italiani : la conquista dell’Albania, il Patto d’Acciaio, la Seconda Guerra Mondiale, le campagne di Grecia e di Russia sino ad arrivare alla Liberazione accompagnati dalle emozioni di tante piccole storie di uomini e donne e dalle calde note rievocative delle canzoni dell’epoca.
Un’occasione per riflettere, immaginare ma, soprattutto, non dimenticare un periodo storico di grandi avvenimenti che ha segnato una trasformazione della politica e della società italiana.
Uno spettacolo intenso ed emotivamente coinvolgente in cui le fredde cronache si fondono con le vite vissute di coloro che non hanno trovato spazio nei manuali di storia ma che hanno contribuito, spesso a costo della propria vita, a consegnarci un mondo migliore.


 Pietro Calamandrei, in un discorso del 1955 rivolto ai giovani, disse :
se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.”


E noi? .. cosa possiamo dire ai nostri giovani?




LA SERATA SARA' PRECEDUTA DA CENA POPOLARE
POLENTA + COTECHINO + LENTICCHIE
(POSSIBILITA' VEGANA E VEGETARIANA)

prenotazione consigliata via mail! 


@
PRESIDIO PERMANENTE
METALLI PREZIOSI

Via Roma 179
Paderno Dugnano



= VENERDI' 20 NOVEMBRE =

Venerdì 20 Novembre presso la mensa occupata della Metalli Preziosi

SERATA LATINO AMERICANA
dalle ore 21.00

Drinks & Musica & More


Una buona occasione per conoscerci e conoscersi.

Ci sarà anche il banco con i manufatti autoprodotti da         "Le Metalline" durante le ore di presidio.

Entrata libera a sottoscrizione.


@
PRESIDIO PERMANENTE
METALLI PREZIOSI
Via Roma 179

Paderno Dugnano

martedì 10 novembre 2009

= E LUCE FU? =

La solidarità e l'unione pagano!
A soli 4 giorni dall'incontro tra una rappresentanza dei Lavoratori della Metalli Preziosi e il sindaco ed anche grazie alle email inviate da voi, ci è pervenuta questa lettera nella quale il sindaco chiede ai curatori fallimentari di " adoperarsi per evitare l'interruzione dell'energia elettrica".
E' un segnale importante di attenzione nei confronti di chi porta avanti questa lotta, che speriamo si trasformi in qualcosa di concreto.

Ringraziamo nuovamente chi ci ha dato supporto inviando la lettera al sindaco.
State connessi, abbiamo ancora bisogno del vostro supporto, presto ci sarà una nuova iniziativa simile.




Diffondete&difendete!

domenica 8 novembre 2009

= CARLO =

Vi vogliamo raccontare la storia di Carlo, la storia di uno dei 5 lavoratori che per 8 giorni ha vissuto sul tetto della fabbrica in segno di protesta.
La situazione di Carlo al momento è davvero difficile. Tra meno di 15 giorni sarà sfrattato da casa perché insolvente. Perdete 5 minuti di tempo per leggere la sua storia, ne vale la pena.

Presto ci organizzeremo per dare un segno concreto di supporto al nostro amico Carlo, state connessi.



Da quanti anni eri in metalli?
20

Di cosa ti occupavi?
Ho cominciato nel reparto sinterizzati, facevamo parti per contatti elettrici, la mia prima mansione è stata l’abburattatura e lucidatura dei contatti da saldare, poi sono passato ai forni di cottura.
Sono rimasto lì un po’, poi però il reparto ha chiuso, andava male e ci sono stati i primi cassaintegrati nella storia dell’azienda. Forse perché ero giovane mi hanno tenuto, mi hanno mandato in laminazione. Nel ‘92 il reparto va male, allora ritorno ai sinterizzati,ma ai forni, responsabile di un gruppo di donne. Sono poi tornato alle presse fino alla “fine”.

Quanti anni ti mancano alla pensione?
13

Come è cominciato tutto?
Quando sono entrato in Metalli, 20 anni fa eravamo in 400, di lavoro ce n’è sempre stato.
Un cambiamento si è iniziato a sentire quando sono andati via gli inglesi, poi si sono avvicendate proprietà italiane.
Gli ultimi 2 anni il lavoro stava calando. Ordini c’erano, li vedevamo, ma mancava la materia prima per produrre. Quando il proprietario ha preso la Lares sono mancati i fondi per comprare l’argento. Ci rendevamo conto che le cose non andavamo bene, ma la mentalità era, finché va…

Che idea ti sei fatto della situazione?
Secondo me non c’e più futuro, è passato troppo tempo.
Si parla solo dei russi. Si dice che vogliano prendere l’azienda in affitto, il curatore però vuole venderla.
Di concreto non si sa niente, solo voci, nulla si muove.
Ora sembra che i russi siano spariti, qualche informazione ce la dà un ex dirigente della Metalli che fa da intermediario tra i russi e l’Italia.
Non si capisce chi c’è sotto. Chi mi dice che in realtà i russi non fanno così solo per abbassare i prezzi? A noi ci prendono in giro.
Per me la Metalli è chiusa per sempre, fino a quando non vedo che riapre.
Anche la storia della Janina Trans, vuoi chiudere il concordato con 8000 euro? Per una pratica di 6 milioni? E il tribunale gli dà 2 mesi di tempo, così noi aspettiamo? Noi così abbiamo ritardato la cassa di due mesi!

Come ti è cambiata la vita?
Tutte le mattine la sveglia suona alle 8.
Mai più pensavo di trovarmi in una cosa del genere, giorno e notte non fanno differenza.
Poi ti passa la voglia di lavorare. Per non “perdere l’abitudine al lavoro” e per ringraziarli del fatto che ci danno da mangiare da un anno, siamo andati in Caritas e abbiamo imbiancato e piastrellato. Non mi sembrava vero, sono soddisfazioni! Alla sera avevo male alle ginocchia. (sorride mentre guarda lontano)
Ci vorrebbe una notizia certa.
E’ finita, uno si mette l’anima in pace e si sbatte per cercare un lavoro.
Che poi sai, trovi un lavoro per 2 mesi a 1000 euro, avrai almeno 100 euro al mese di spese per andare? Ti avanzano 900 euro. Nella situazione attuale 900 euro non mi basterebbero nemmeno. Prendevo circa 1400 euro in metalli, tra metà del mutuo che pago alla ex moglie, l’affitto, il mantenimento di mia figlia, mi rimanevano circa 300 euro.
Non ce la faccio a stare a casa sclero, mi annoio e penso, allora tutti i giorni vengo in fabbrica.
Sto diventando pigro nemmeno la barba mi faccio più, prima me la facevo ogni giorno.
Ieri per passare un po’ il tempo sono andato a cercare i chiodini nel bosco dietro casa.
Tutt’ora ho come l’idea di essere in ferie non mi rendo conto, mi sembra di vivere in un altro mondo.
Non riesco a stare tranquillo, è il nervoso. A pensare che questo (l’ex amministratore delegato) se ne va in giro tranquillo e io sono in questa situazione, non dormo la notte. Mi sveglio alle 4, per i pensieri non riesco a ricoricarmi, anche se non ci pensi è la testa che va lì.

Ti va di raccontarci dello sfratto?
Prima della storia il padrone di casa lo vedevo una volta la mese e gli davo i soldi, poi ho iniziato a fare il bonifico, ci si sentiva una volta al mese.
Per 4 anni tutto bene.
Poi a febbraio dopo 3 mesi di insolvenza mi ha mandato lo sfratto per morosità.
E cosa ti devo dire? La volontà c’è, i soldi mancano.
A luglio mi arrivano 2000 euro di cassa, gli ho saldato i 2330 euro che avevo di scoperto. Lui voleva anche i soldi delle spese legali, ma io, di soldi non ne avevo davvero più.
Poi da quel momento non ho più preso un soldo e non sono più riuscito a dargli niente.

Quindi tu da Dicembre 2008, non hai preso nemmeno un soldo fino a luglio 2009?
Sì l’ultima entrata è stato lo stipendio di Novembre, che abbiamo preso in ritardo a Dicembre.
Quando ho avuto la certezza che mi sarebbero arrivati i soldi della cassa, ho chiamato l’avvocato gli ho proposto di saldare il mio debito con lui poco alla volta. Lui era anche d’accordo.
Ero in arretrato di 6 mesi. Mi sono informato, ma anche se avessi saldato, lo sfratto rimaneva. Solo la padrona di casa poteva chiedere l’annullamento. L’ho chiamata e mi ha detto di no, improvvisamente la casa le serviva. 15 giorni fa la padrona di casa mi ha chiamato per avvisarmi che dovevo lasciare casa. Il giorno dopo è arrivato l’ufficiale giudiziario e mi ha notificato lo sfratto esecutivo.
A casa c’era la mia compagna, anche lei lavorava alla Metalli, ha ritirato lei lo sfratto.
Ci siamo detti, cosa facciamo adesso? Se la cosa va male con la casa finiamo in strada assieme.
Il problema vero adesso è la cauzione.
Poi non voglio trovarmi ancora nei casini, se non ti arriva la cassa, come fai a pagare?

E le istituzioni in tutto questo?
Quando è successo il casino ho chiesto appuntamento al Sindaco. Come ha saputo che era per la casa ha mandato un assistente sociale. Gli ho chiesto un anticipo di 2000 euro. Mi ha risposto che sarebbe stato difficile trovare i soldi ma che si sarebbe informata.
L’appuntamento dopo sai cosa mi ha risposto?
Che ci sono solo 1000 euro per il sostegno sociale ma non mi riescono a dare niente. Però di stare tranquillo, “male che vada ci sono i dormitori e io ti posso dare gli indirizzi”.
Ma ti pare? Io ho ancora una dignità!
Ho fatto richiesta per il sostegno dell’affitto, funziona in base al reddito dell’anno prima, io nel 2008 avevo ricevuto quasi tutte le mensilità, ero in una fascia troppo alta. Stesso discorso per un Bando della regione, ti danno 1500 euro se sei senza lavoro, ma guardando l’anno prima.
Anche la storia della sospensione del mutuo per chi si trova in difficoltà perché non ha più un lavoro. Io ho il mutuo per la casa della ex moglie, ho provato a bloccarlo per difficoltà ma niente, il CUD del 2008 era troppo alto. La possibilità di sospendere il mutuo dovrebbe partire nel 2010, per forza nel 2009 al momento ho preso solo 2000 euro.

E da lì l’idea di salire sulla torre. Cosa si provava a stare sopra?
Eravamo messi maluccio, però c’era lo spirito, c’era la voglia di lottare.
Era penoso. Dormivamo in 5 in mezzo alla polvere, in uno spazio come questa stanza (3mt x 4 circa NDR), in mezzo c’era questo macchinario polveroso.
Siamo stati uniti, ma gli ultimi 2 giorni sono stati difficili, non si vedevano risultati.
Con i ragazzi che c’erano su con me, prima di questa storia, non c’erano grandi rapporti. Anzi con Valerio, ci stavamo sulle balle a vicenda. Non c’era un motivo vero e proprio, sai quelle cose a pelle. Poi ci siamo conosciuti ed è nata una bella amicizia, prima di salire non credevo saremmo andati d’accordo.
Con la corda la mattina ci mandavano su il caffè, il giornale e il latte. Non c'era mai un momento tranquillo, continuavano a passare sotto i colleghi e chiaccheramavo con loro
Poi abbiamo iniziato con i braccialetti (me lo mostra orgoglioso NDR). La giornata passava veloce, avevamo sempre da fare, ogni momento passavano sotto i colleghi e chiacchieravamo.
Quello che contava per noi, era che ci fossero tante persone sotto, ma i carabinieri ci dicevano che c’erano 4 gatti. Era fondamentale per noi che ci fosse tanta gente sotto a dar voce al nostro gesto, a spiegare le nostre ragioni. Eravamo d’accordo che saremmo scesi solo ad un cenno di Valeriano, nessun altro, lui era la nostra guida là sotto.

E la tua famiglia?
La ex mia moglie è comprensiva, ha portato la bambina a vedermi mentre ero sulla torre, mi aveva fatto uno striscione, PAPA’ TI VOGLIO BENE, ma da sopra non si vedeva, lo aveva fatto con i pennarelli! (ride emozionato NDR). Ho potuto leggere il suo messaggio solo quando Valeriano me l’ha mandato su.

Un altro lavoro?
Lavoro in giro non c’è, ho portato a mano circa 70 curriculum, non ti risponde nessuno.
Si vede che c’è crisi.
C’è più gente sui tetti che nelle fabbriche.
Secondo me, non è solo la crisi, c’è qualcuno che lo fa per spostare l’azienda all’estero e risparmiare soldi.
Oltre a quello della Caritas, ho trovato un altro lavoretto al poligono. Andavamo a raccogliere i pallini di piombo con il badile. 4 ore al giorno.
Abbiamo riempito una ventina di barili da 180 litri di pallini da fucile.

E quelli di voi che stanno a casa e non lottano?
Non chiamiamoli più, devono venire un paio di volte alla settimana a capire cosa succede.
Venerdì scorso c’era da firmare un documento sul fallimento. Sono venuti quasi tutti. Hai visto qualcuno di loro venire su in mensa a salutarci?
All’inizio in azienda facevo anche io gli scioperi, manifestazioni e quant’altro. Poi per fare qualche soldo in più ho dovuto rinunciare, facevo 2 sabati al mese per gli straordinari, ma ora bisogna tornare a lottare.
Gli assenteisti, non dobbiamo più chiamarli. Non è per il costo della chiamata, è il principio.
Per il prossimo S41 (modulo per la cassa integrazione NDR) io metterei un annuncio in bacheca, chi passa e lo vede bene gli altri…
E se riprendiamo a lavorare, questi con che faccia si presenteranno in azienda?

C’e qualcuno che vuoi ringraziare in particolar modo?
Ringrazio Marcel Astolfi, dopo 27 anni di lavoro mi ritrovo in queste condizioni.

giovedì 5 novembre 2009

= PROLOGO =

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dimostrato solidarietà inviando la lettera al sindaco, come vi avevamo chiesto nel post http://lavoratoripreziosi.blogspot.com/2009/11/la-sveglia-al-sindaco.html

Ci sembra doveroso a questo punto iniziare a raccontarvi la nostra storia in maniera più approfondita...

Che l’aria non fosse delle migliori i lavoratori lo avevano capito già a luglio 2008, il lavoro calava, le materie prime immesse nei processi produttivi erano meno e di conseguenza, il fatturato.
I primi segni tangibili ci sono stati a Dicembre 2008 quando lo stipendio di Novembre è stato erogato con una settimana di ritardo e tramite una terza società facente parte dello stesso gruppo.
Poche settimane dopo, i lavoratori sono avvisati che a causa di “sopravvenuti problemi tecnici” il pagamento della tredicesima non sarebbe stato possibile. Nello stesso giorno veniva comunicato alla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) l’apertura di una cassa integrazione ordinaria per 80 lavoratori per 13 settimane, a rotazione e con anticipo da parte dell’azienda.
Il 23 dicembre le RSU e le rispettive organizzazioni sindacali (OOSS) sono convocati in Assolombarda, per la ratifica dell’accordo.
Il 12 Gennaio inizia la CIGO, la tredicesima non è ancora stata erogata, inoltre il 13 i lavoratori vengono informati di un ulteriore slittamento della retribuzione del mese di Dicembre.
Il 16 Gennaio, visto il protrarsi dei mancati pagamenti, le RSU chiedono ulteriori spiegazioni all’azienda ed in risposta gli viene presentata una copia di uno swift bancario che avrebbe dovuto rappresentare l’accredito della cifra necessaria al pagamento degli stipendi. Ad oggi la tredicesima, le mensilità di dicembre 2008 e Gennaio 2009 non sono ancora state erogate.
Il 31 Gennaio è stata chiusa la CIGO per gli 80 lavoratori con l’intento di aprirne immediatamente un’altra, questa volta però per tutto l’organico (120 dipendenti).
Purtroppo questa richiesta non ha potuto aver seguito in quanto l’azienda non aveva i requisiti necessari (ad esempio non erano stati versati i contributi degli ultimi 9 mesi).
Da qui comincia la LOTTA vera e propria.
Il 2 Febbraio comincia il presidio esterno, i lavoratori continuano a timbrare il cartellino, un gesto simbolico portato avanti fino a marzo, mentre le giornate passano tra vita sociale in fabbrica ed una mensa autogestita con pasto alla cifra simbolica di 1 euro.
Il 22 Maggio la Janina Trans. società con capitale sociale di € 8.000 e 1 solo dipendente si offre di comprare la Metalli (costo stiamato dell’operazione € 6.000.000). In realtà dietro questa azienda si scopre esserci la vecchia proprietà che con questa manovra cercava di evitare il fallimento.
A cavallo tra maggio e giugno i lavoratori vengono buttati fuori dalla fabbrica, comincia così un vero e proprio presidio esterno, con tenda gazebo panche e tavoli.
Il 9 luglio, vengono portati in tribunale i libri contabili dell’azienda e viene dichiarato il fallimento.

Questa è una breve crono-storia senz’anima di quanto è successo fino a prima dell’estate.
Continueremo raccontandovi la VERA storia della cassa integrazione. Vi racconteremo come queste persone possano vivere grazie a minimi sussidi economici e solidarietà, della loro OCCUPAZIONE della mensa e della vita di ogni giorno.
State connessi.

lunedì 2 novembre 2009

= LA SVEGLIA AL SINDACO =



I Lavoratori Preziosi incontreranno domani 3 Novembre alle 10.30 in Comune a Paderno Dugnano il Sindaco per ricordargli che gli impegni presi VANNO MANTENUTI.
Gli ricorderanno che 5 lavoratori sono scesi dalla torre perché il Sindaco e l’Assessore al Lavoro della Provincia, gli avevano PROMESSO aiuto nella risoluzione dei loro problemi sociali, relativi all’integrazione della Cassa Integrazione ad OGGI ancora non percepita.
Gli faranno inoltre presente che tra 10 giorni circa verrà tolta l’energia elettrica alla mensa occupata, sede del presidio dei Lavoratori Preziosi, togliendo in questo modo ENERGIA vitale alla loro lotta.
Invitiamo tutti a manifestare la solidarietà ai Lavoratori Preziosi inviando la presente mettendo lettera al Sindaco di Paderno Dugnano all’indirizzo sindaco@comune.paderno-dugnano.mi.it e al consiglio comunale consigliocomunale@comune.paderno-dugnano.mi.it




Gentile Sindaco e gentili Consiglieri,
vi scriviamo per ricordavi le promesse fatte ai lavoratori della Metalli Preziosi nei giorni in cui si erano barricati sulla torre dell’azienda.
La mettiamo anche a conoscenza del fatto che a breve verrà tolta l’energia elettrica all’azienda e di conseguenza alla mensa che i Lavoratori Preziosi hanno occupato e trasformato in centro nevralgico della loro resistenza.
Non si può permettere che venga dato questo colpo di grazia alla loro lotta e alle loro speranze.

Le chiediamo di porre tutta l’attenzione necessaria per trovare una soluzione a questa nuova emergenza che colpisce chi già lotta e resiste da oltre 10 mesi.

Un cittadino solidale

domenica 25 ottobre 2009

= BANDIERA =

Vi vogliamo raccontare una storia.
Una storia fatta di 120 storie.
Una storia di una azienda di Paderno Dugnano, La Metalli Preziosi, o meglio la storia dei suoi lavoratori.
La storia di 120 lavoratori che da dicembre 2008, lottano per il loro lavoro, la loro dignità e per la ripresa della normalità.
Perchè queste 120 PERSONE si sono trovate catapultate in mesi di difficoltà, incetezze e lotta.
Vi potrà capitare girando per Paderno e limitrofi di incappare nella bandiera della loro lotta:




PER IL LAVORO
IL SALARIO
E LA DIGNITA'

Principi fondamentali

ART. 1

L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro



LAVORATORI PREZIOSI, perchè il primo valore di un'azienda sono le persone che ci lavorano dentro.

In questo spazio, vi racconteremo come siamo arrivati fino a qui, le strade che stiamo percorrendo e le iniziative future.