venerdì 29 gennaio 2010

= FURTO =

Furto nella notte tra domenica e lunedì alla Metalli Preziosi.
Dopo aver praticato un foro nel muro esterno (sul lato opposto della fabbrica rispetto al presidio), i ladri con tutta calma hanno messo sotto carica 2 muletti, li hanno usati per bucare 2 pareti e da lì penetrati nei reparti hanno tagliato i cavi dell'alta tensione (CON LA TENSIONE ATTACCATA) per rubare il rame.
Abbiamo chiesto ai Carabinieri di poter entrare con loro in fabbrica, volevamo vedere con i nostri occhi, non il valore economico di quanto rubato ma quantificare il danno arrecatoCI. Ovviamente il permesso ci è stato negato, chissà per quale motivo.
Come si dice in questi casi, oltre il danno anche la beffa. OVVIAMENTE su chi sono caduti più o meno velatamente i primi sospetti? OVVIAMENTE su i lavoratori!
Queste persone non capiscono che la parte lesa, siamo noi!
Sì perchè questo danno alla fabbrica è un danno a noi e al nostro futuro! Un eventuale imprenditore interessato ora dovrà fare i conti anche con questi costi, con questi lavori di manutenzione aggiuntivi che allungherebbero i tempi di ripresa di produzione dal momento dell'acquisto.
Quei cavi li hanno virtualmente rubati a noi. Sì perchè non dimentichiamoci che i primi a dover prendere i soldi dal fallimento siamo noi, quindi ogni danno alla fabbrica è un danno alle nostre tasche.
Quello che ci sconcerta è che le persone che sono preposte alla tutela e alla verifica del valore dell'azienda (leggi i curatori) non sono ancora passate in azienda per verificare i danni arrecati. Se qualcuno vi lasciasse le chiavi di casa sua, lasciandovi l'incarico di vendergliela e se voi veniste a sapere che c'e stato un furto, non vi rechereste immediatamente a verificare i danni?

Un'altro fattore che ci lascia perplessi è che facente parte della stessa struttura della Metalli Preziosi, c'e un istituto di Vigilanza e nessuno dei dipendenti presenti si è accorto di niente.
Prima la Lares, poi la Metalli Preziosi, quale sarà la prossima fabbrica in difficoltà attaccata dai ladri?

Di tutta questa brutta storia, rimane un appello fatto da uno dei nostri lavoratori ai ladri PASSATI e presenti con la speranza che serva da monito a quelli futuri:

Cari signori Ladri è inutile che cercate qualcosa da rubare, quello che c'era se lo sono portati via più di un anno fa!

mercoledì 27 gennaio 2010

= SABATO 30 GENNAIO =

In occasione della Giornata della Memoria, si svolgerà
Sabato 30 Gennaio @ Presidio Metalli Preziosi

...dalle fabbriche ai lagher...

presentazione del libro

STREIKERTRANSPORT
di Giuseppe Valota

alle ore 21.00 presentazione del libro. Interverrà l'autore Giuseppe Valota
dalle ore 22.00 canti di lotta e di lavoro con le scuole di Canto Popolare degli ARCI Corvetto e Schighera

INGRESSO LIBERO

@ PRESIDIO METALLI PREZIOSI
VIA ROMA 179

Evento organizzato con il patrocinio di:
ANPI sezione "A. Cazzaniga"
Circolo Eco-Culturale La Meridiana
Consiglio di quartiere Calderara
Centro di aggregazione giovanile CIAORAGAZZI
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
Arci di Calderara - Arci di Palazzolo - Arci Falcone Borsellino



venerdì 22 gennaio 2010

= DOMENICA 24 GENNAIO =

Domenica 24 gennaio Stefano gavioli, operaio metalmeccanico di una fabbrica del basso mantovano, cassaintegrato (senza rotazione !!!!) sarà a RHO @ Cs Fornace per presentare il suo lavoro teatrale:

SPAZZATURA, NO, dipendente lavor....war! io metalmeccanico non salgo sul tetto faccio teatro!

Un lavoro teatrale di letture,  monologhi e dialoghi (c'è anche un'altra operaia della stessa RSU Myriam Farris che recita) dove si racconta la crudezza della vita in fabbrica ai tempi della crisi. Il lavoro dura 60 / 70 minuti.

Noi ci saremo!







La notizia sul sito del SOSFORNACE http://www.sosfornace.org/?m=20100124&cat=124 

giovedì 21 gennaio 2010

= FLOP =

E' giunto il momento di scrivere qualcosa sull'incontro avvenuto venerdì scorso in Provincia.E' difficile raccontare cosa sia emerso durante quell'ora scarsa di chiacchere.
I rappresentanti della Provincia ci hanno comunicato che sono riusciti a mettersi in contatto con Banca Intesa e che hanno fissato un incontro per lunedì 18 Gennaio. Abbiamo aspettato a scrivere perchè speravamo di avere notizie certe sull'esito dell'incontro ma ci sono arrivate solo voci di corridoio che preferiamo non pubblicare fino a quando avremo avuto modo di verificarle.
Come sospettavamo, i curatori fallimentari non si sono presentati all'incontro di venerdì 15 e solo oggi ci è arrivata una risposta al nostro invito, PURTROPPO A CAUSA DI PROBLEMI TECNICI HANNO RICEVUTO LA NOSTRA EMAIL DI INVITO SOLTANTO IERI.
Che dire? Non potendo smentire questa notizia (anche se la notifica di consegna dell'email ci è arrivata immediatamente dopo l'invio) non possiamo che rammaricarci dell'assenza di chi ci interessava particolarmente incontrare.
La Provincia ci ha comunque garantito che la trattativa sta proseguendo (guardacaso c'era stata una lunga telefonata con la curatera proprio la mattina prima del nostro incontro) ma che i curatori si sono rifiutati di fornire dettagli nascondendosi dietro il segreto professionale (manco fossero preti durante la confessione).
E' quindi emersa un'impossibilità da parte delle Istituzioni (per loro stessa ammissione) di far pressione sulle parti (curatera-imprenditore). Questo dato di fatto rende ancora più pesante l'assenza della curatera e fa montare la rabbia dei lavoratori. Tutte le domande che ci eravamo preparati avranno mai una risposta?
A questo punto, prepareremo un documento che invieremo ai curatori fallimentari via raccomandata con ricevuta di ritorno (sperando che almeno la posta ordinaria funzioni!) nel quale elencheremo tutti i punti per i quali necessitiamo chiarimenti.
E' davvero triste dover ricorrere a questi mezzi per avere attenzione ma purtroppo la realtà è questa: non riusciamo a metterci in contatto con chi ha in mano il nostro futuro. Le nostre telefonate al 90% nel vuoto, le nostre email si disperdono nella rete...
Ci viene da pensare che dall'altra parte o non ci siano notizie, oppure che per dei motivi a noi sconosciuti, si decida deliberatemente di nascondercele. I lavoratori sono doppiamente interessanti nell'andamento delle trattative. Sia dal punto di vista del ritorno al lavoro ma anche per il recupero delle mensilità perse, del TFR e dei contributi; motivo per cui riteniamo di dover essere tenuti informati sull'andamento delle cose.
A 13 mesi dalla dichiarazione del fallimento, le notizie sono poche, frammentarie e oltretutto devono essere quasi estorte con la forza, i risultati invece sono ZERO.
La scadenza "dell'opzione" con l'imprenditore russo, è a fine mese. Immaginiamo che a 10 giorni da quella data, ci sarà qualcosa in pentola, allora perchè i lavoratori, non vengono informati? Perchè le notizie da parte dei curatori fallimentari latitano?
Da parte della Provincia invece qualcosa si è mosso.
Purtroppo i famosi tempi tecnici sono sempre troppo lunghi. Come è stato ribadito anche durante la riunione "a colpi di 20-30 giorni" alla volta è passato più di un anno e noi siamo ancora a presidiare. Ad aprile finirà la cassa integrazione ed inizierà il periodo di mobilità. Per noi sarà la morte della lotta, vorrà dire essere fuori dai giochi e dire addio al rientro in fabbrica.
Motivo per cui abbiamo richiesto il prolungamento della cassa integrazione di un anno. Purtroppo nessuno ha la forza\capacità di sbilanciarsi sotto questo punto di vista; nessuno vuole sentir parlare di rinnovo senza che ci sia stat una scadenza. La paura è quella di veder passare i soliti 5 mesi (oramai abbiamo provato sulla nostra pelle quali sono i tempi tecnici) prima di avere una risposta o un rinnovo. Oramai le nostre finanze sono a terra, raschiamo il fondo da oltre un anno e anche se iniziamo a scavare, sappiamo che sotto non ci sarà nessun tesoro nascosto.
Prevenire è meglio che curare ma abbiamo purtroppo imparato che l'unica cosa che si fà è mettere delle pezze.
Dal canto nostro, non abbiamo intenzione di mollare e ribadiamo che continueremo a presidiare. Come sottolineato anche in Provincia, bisogna accorciare i tempi, il rischio è che un problema sociale, diventi un problema di ordine pubblico e nessuno in quel caso potrà garantire che le pezze saranno abbastanza grandi e resistenti da tenere assieme il tutto.

giovedì 14 gennaio 2010

= SABATO 16 GENNAIO =

Il coordinamento dei lavoratori uniti contro la crisi promuove assieme al CS Vittoria questa serata di raccolta fondi a sostegno dei lavoratori che si stanno autorganizzando a livello cittadino e Nazionale .
L'incasso della serata servirà principalmente a finanziare il viaggio della delegazione che parteciperà il 23 gennaio a Roma alla prima riunione Nazionale di tutti i coordinamenti e comitati di lotta che stanno nascendo in Italia per resistere alla crisi economica.

Sabato 16 gennaio

dalle ore 21.30

I Canto Antico in concerto con
Canto Antico Tarantella JAm session

Al gruppo si uniranno altri suonatori durante tutta la serata...

Portate i vostri strumenti per sostenere i lavoratori!!!

Balli suoni e canti dal sud e dal mondo

Ingresso a sottoscrizione (minima 5 neuri)

info 3494906191

CS Vittoria Via Friuli Angolo via Muratori

= 15 GENNAIO 2010 =

Domani 15 Gennaio alle ore 15.00 si terrà in viale Jenner presso il Centro dell'impiego una riunione richiesta dai LAVORATORI della Metalli Preziosi ai rappresentanti della Provincia.
Durante gli incontri dei 15 e 16 Dicembre ci erano state promesse risposte in tempi brevi. Dopo un nuovo mese di silenzio abbiamo deciso di presentarci a sorpresa al termine di una riunione tra i lavoratori della Lares e i rappresentanti della Provincia che visto l'incalzare delle nostre domande hanno deciso di darci un tavolo e su nostro suggerimento hanno richiesto la presenza dei curatori fallimentari che stanno seguendo la nostra situazione e di un rappresentante di Banca Intesa.
I punti su cui ci concentreremo durante la riunione saranno i seguenti:
- prolungamento della cassa integrazione di un anno (visto che il primo anno scade ad Aprile)
- richiederemo informazioni sul nodo del terreno. Ad oggi da Banca Intesa non sono arrivati segni di disponibilità ad un contratto di affitto. Cosa hanno fatto le istituzioni su questo punto essenziale? Si ricorda ancora qualcuno delle promesse pre-natalizie?
- richiederemo NUOVAMENTE l'intervento delle istituzioni per risolvere il problema della corrente elettrica che a fine mese dovrebbe essere tolta alla struttura (di conseguenza anche al nostro presidio)
- porremo l'attenzione sulla sicurezza dello stabile. Le perdite di acqua continuano, nel reparto chimico ci sono sostanze che a contatto con l'acqua liberano sostanze nocive e inoltre rischiano di inquinare la falda acquifera
- la curatera (se sarà presente) dovrà spiegarci perchè a distanza di 8 mesi non è stato ancora fatto un inventario del materiale e dei macchinari presenti nella struttura. Gli imprenditori (se ancora ci sono) non saranno disposti ad attendere per sempre. Bisogna procedere in fretta, bisogna capire quale è il valore di quanto racchiuso tra le mura. Come potrà altrimenti chi è interessato all'azienda fare un piano industriale e prepararsi ad un'operazione finanziaria?
- faremo inoltre presente che negli impianti della fabbrica sono ancora presenti 3000 kg di argento in forma liquida. Per valorizzare ulterioremente la fabbrica bisognerà estrarre quel metalli, ma per farlo è necessario far funzionare la caldaia che al momento è ferma a causa della chiusura della fornitura di gas.
- chiederemo inoltre se gli altri 2 imprenditori interessati alla Metalli, di cui ci era stata ventilata la presenza ci sono ancora.

Purtroppo le elezioni regionali sono alle porte. Temiamo che le promesse che immancabilmente ci verrano fatte domani a fine pre-elettorale, verrano ribaltate dimenticate e rimangiate da i vincitori (anche se saranno gli stessi o la stessa parte politica ad avercele fatte).

martedì 5 gennaio 2010

= MANUTENZIONE =

Le fabbriche sono oramai abbandonate a loro stesse.
Gli imprenditori\banditi scappano (nenache tanto lontano) con le borse piene e le casse vuote, lasciando le loro aziende allo sbando e i LAVORATORI a lottare.
Le fabbriche anche se ferme hanno bisogno di manutenzione, ogni giorno di fermo della lavorazione peggiora la situazione.
Questo noi lo stiamo imparando sulla nostra pelle.
Il primo tubo dell'acqua a scoppiare è stato quello all'ingresso della mensa, abbiamo chiuso la tubatura e risolto il problema.
Dopo qualche giorno siamo stati informati dal servizio di vigilanza che grazie telecamere a circuito chiuso avevano notato che diversi tubi in diversi reparti della fabbrica erano scoppiati e stavano riversando acqua.
Abbiamo contattato il responsabile della sicurezza e ci siamo fatti dare le chiavi della fabbrica, non potevamo permettere che la situazione degredasse ulteriormente.
Una squadra di lavoratori si è messa a fare manutenzione, abbiamo sistemato tubature, chiuso rubinetti, svuotato pozzetti, cambiato manichette e ora la situazione è molto migliorata.
Siamo gli unici a cui sta cuore la fabbrica, solo a noi interessa che i macchinari non marciscano, che gli impianti elettrici non finiscano sott'acqua. Tutti gli altri con cui abbiamo provato a metterci in contatto per far fronte a questa situazione non ci hanno degnato di una risposta.
C'e chi come i lavoratori della Frattini di Seriate lotta perchè i macchinari non vengaono portati via dalle fabbriche e chi fa la manutenzione perchè queste non marciscano.Anche questo fa parte della lotta, prenderci cura della fabbrica che giorno dopo giorno è sempre più NOSTRA e sempre meno LORO.

venerdì 1 gennaio 2010

= CAPODANNO IN FABBRICA parte 2 =

Ecco un servizio sul cenone nelle fabbriche: