giovedì 24 giugno 2010

= 27 giugno =

NESSUN DORMA

I Lavoratori della Metalli Preziosi vi invitano alla serata organizzata dai lavoratori della Lares, fabbrica di Paderno Dugnano (MI) presidiata da oltre 520 giorni e da altri lavoratori di fabbriche milanesi in crisi insieme ai Cantanti della Scala di Milano, da mesi in lotta contro il FUS (Fondo unico per lo spettacolo) imposto dal governo Berlusconi e Stefano Gavioli con il teatro operaio, con la quale lavoratori ed artisti vogliono tenere alta l'attenzione sulla crisi, sul lavoro, sull'occupazione e sulla devastazione della cultura italiana portata avanti dal capitalismo e delle politiche libesriste.

domenica 27 giugno 2010 dalle ore 20.30
CIRCOLO Culturale Falcone e Borsellino
PADERNO DUGNANO (MI) Via Falcone e Borsellino, 2/ a

= 25 GIUGNO =

Sotto il volantino per la manifestazione del 25 Giugno.
L'appuntamento del sindacato di base è alle 9.30 in Largo Cairoli quello CGIL e alle 9.30 a porta Venezia.


UNITI PER RESISTERE!


Siamo noi lavoratori e lavoratrici a essere sotto attacco. Dal giorno in cui la stampa e i media hanno annunciato lo scoppio della crisi finanziaria, quotidianamente subiamo licenziamenti, ristrutturazioni, espulsioni di precari dalla produzione e di immigrati dal paese, ricatti, leggi e provvedimenti governativi che erodono sempre di più i nostri diritti e il nostro salario.

Nell'ultimo mese stiamo assistendo a uno sviluppo esponenziale di questo attacco a chi lavora per garantire elevati profitti ai capitalisti: Il "collegato lavoro" e la "Finanziaria" sono i colpi di questo governo sferrati con straordinaria sincronia al tentativo di Marchionne, della FIAT e tutta la Confindustria di Emma Marcegaglia, di stravolgere i rapporti di lavoro, decurtare radicalmente i salari, cancellare e quasi azzerare tutele e diritti conquistati dalla RESISTENZA e dalle dure lotte operaie degli anni '60 e '70.

È lampante che i padroni e i governi che li rappresentano, nonostante le loro forti divisioni, sono monoliticamente uniti contro i lavoratori. Noi invece ci dividiamo: italiani e immigrati, fissi e precari, pubblici e privati, iscritti o meno alle diverse organizzazioni sindacali.

Se vogliamo resistere efficacemente a questo attacco senza precedenti dobbiamo decidere dal basso e riconquistare la nostra unità di classe lavoratrice, sfruttata e vessata da un capitalismo che non è più in grado di uscire da una crisi non solo economica, ma politica, sociale e culturale.

Anche oggi in piazza siamo divisi. Ci saranno 2 cortei. Noi lavoratori e lavoratrici, delegati e delegate, ci siamo autoconvocati il 18 giugno e abbiamo deciso che lo sciopero generale deve diventare un momento di unità e di lotta CONTRO i padroni. In entrambe le manifestazioni porteremo lo striscione "UNITI PER RESISTERE!". Proponiamo a tutti e tutte di riunire i due cortei in duomo per continuare la manifestazione fino all'ASSOLOMBARDA per lanciare le nostre grida e la nostra rabbia contro i responsabili della crisi e dell'attacco ai nostri diritti.

PRECARI E FISSI, PUBBLICI E PRIVATI, ITALIANI E IMMIGRATI, ISCRITTI E NON AL SINDACATO, TUTTI ASSIEME ANDIAMO IN ASSOLOMBARDA A GRIDARE:

• Contro i licenziamenti e le ristrutturazioni
• Contro le speculazioni edilizie e finanziaria
• Contro la finanziaria, il collegato lavoro e le leggi xenofobe
• Contro il piano FIAT, un attacco a tutti i lavoratori
• Per far pagare la crisi davvero ai padroni
• Per lavorare meno e lavorare tutti e salario minimo garantito
• Per la continuità salariale per tutti e tutte i licenziati, i disoccupati e i precari
• No al capitalismo e ai profitti, per una alternativa reale dei lavoratori!

giovedì 17 giugno 2010

= CONTO QUANTO? =

Si è tenuto lunedì 7 Giugno un nuovo incontro tra i LAVORATORI della Metalli Preziosi e i rappresentati delle Istituzioni.
Il tema del giorno è stato il terreno su cui è insediata la fabbrica.
Presenti nel Municipio di Paderno Dugnano oltre ad una rappresentanza dei lavoratori il Sindaco di Paderno Dugnano, rappresentanti della provincia, e rappresentanti sindacali.

Perché continuare a parlare del terreno?
Perchè continua ad essere il nodo cruciale della vicenda, difatti l'imprenditore che fino ad ora ha dimostrato (e sembra continui a dimostrare) interessa nella ripresa al lavoro non è interessato all'acquisto del terreno.
Nella riunione è stato confermato l'interesse di 2 imprenditori per l'acquisto del terreno, uno dei quali ha già presentato una proposta di acquisto per una cifra molto vicina a quella richiesta dalla curatera e l'altro dovrebbe averla presentata venerdì 11 giugno.
La valutazione iniziale del terreno è stata di 13 milioni di euro, voci non ancora confermate riportano che il costo del terreno nel frattempo sia lievitato a 18 milioni di euro.
Quello che ci piacerebbe capire ora è, quale è il margine di contrattazione tra la curatera e gli imprenditori interessati all'acquistodel terreno? Quanto possono influire le "istituzioni" in tutto questo?
E' vero che questa operazione è da considerarsi come una "trattativa" tra privati e di conseguenza non "influenzabile" dall'esterno MA non bisogna dimenticarsiquello che c'e dietro a questo mera valutazione economica.
Tutt'intorno a questo accordo tra 2 parti, ci sono 100 famiglie che soffrono e lottano da oltre 600 giorni. Visto che si parla di matematica e di conti, quanto può considerarsi importante anche una cifra di 1.000.000 (leggi un milione) di euro in confronto a quanto c'e in ballo?
Questa volta i conti i calcoli li vogliamo fare noi.
Ipotizziamo che il problema sia effettivamente un milione di Euro. I nuclei familiari dei dipendenti della metalli sono circa 100, vale a dire un problema di 1000 euro circa cadauno. Se dividiamo questa cifra per il numero di giorni di presidio (circa 600) viene fuori 1,66 pidocchiosi euro per ogni giorno di presidio.
E' vero questi conti non hanno nessun senso. Ma cosa dobbiamo pensare, che se ogni giorno di presidio ogni famiglia di dipendenti si fosse autotassata avesse rinunciato a 2 caffè, oggi avrebbero potuto ricomprarsi un pezzo del terreno e forse tornare al lavoro?
O forse che le vite di queste famiglie, il loro futuro e il loro passato non valgono nemmeno 1 euro e 66 centesimi al giorno?
Come devono ridursi queste PERSONE a richiedere aiuto agli italiani, chiedendogli di mandare un sms per versare 1 o 2 euro?
Vista così la situazione non è così drammatica o di contro se la si guarda così, appare ancora più drammatica.

martedì 11 maggio 2010

= MANUTENZIONE vol2 =

Sono quasi 2 settimane che un gruppo di lavoratori della Metalli Preziosi si dedica alla manutenzione.
Le tubature rotte dal ghiaccio quest'inverno che già avevano richiesto interventi di manutenzione volontaria da parte degli operai, sono nuovamente al centro dell'attenzione.
Appena è arrivata l'autorizzazione a procedere, una sparuta squadra di lavoratori ha iniziato a dedicarsi alla chiusura delle falle. Ad oggi tutte sono state chiuse e le centinaia di metri cubi di acqua industriale che ogni giorno si riversavano all'interno della fabbrica ora viaggiano all'interno delle tubature. Il lavoro non è terminato perchè con l'aumentare della pressione, nuove tubature cedono richiedendo nuove riparazioni.
Ma non è solo di questo che si stanno occupando i lavoratori.
C'e una squadra di chimici che sta tentando di recuperare l'argento che si trova ancora negli impianti "sciolto" da solventi chimici. Non è possibile stimare quanto si riuscirà a ricavarne, si parla comunque di qualche centinaio di kg. Il ricavato finirà nelle casse della curatera e si aggiungerà al "valore" dell'azienda in liquidazione.
Si sta quindi lavorando su due fronti per il futuro della fabbrica e per quello dei lavoratori. Evitando che i macchinari e i reparti allagati subiscano danni irreparabili e rimpinguando la "cassa" da cui gli stessi lavoratori dovrebbero riuscire a recuperare gli stipendi mancanti e le liquidazioni.
Oltre a quello sul futuro, questi giorni di lavoro, stanno segnando anche il presente.
Per queste persone, il ritorno al lavoro (anche se solo per un breve tempo) ha un effetto positivo. Avere la mente, il corpo e il tempo impegnati, riuscire a dare un scopo alla propria giornata, fare qualcosa per il proprio futuro, funzionano come un balsamo rigenerante.
In cuor loro, sanno che il salario per queste giornate di lavoro, arriverà (se arriverò) tra molto, molto tempo ma non è certo il soldo la molla che li ha fatti scattare all'opera.
Una nuova dimostrazione che in tutta questa storia, il punto focale sono IL LAVORO E LA DIGNITA'.

martedì 4 maggio 2010

= 1 MAGGIO vol 2 =

E' stata lunga ma ce l'abbiamo fatta!
Partiti - manifestato - tornati. Nella testa del corteo, nello spezzone no oil.
Abbiamo portato la nostra bandiera per 35 km attraverso Milano, con lei abbiamo portato la nostra lotta, la rabbia di tutti lavoratori in difficoltà e le nostre speranze per il futuro.
Il tutto senza uso di benzina di benzina, perchè un occhio è al nostro futuro e l'altro a quello dell'ambiente.

Qualche scatto della giornata



Il nostro taxi filippino prima della cura



La partenza dal presidio




Le prime due trasportate sull'eco-taxi


La nostra bandiera fa bella mostra per le vie di Milano


Arrivati in manifestazione


Le nuove generazioni in piazza a difendere il loro futuro!


mercoledì 28 aprile 2010

= 1 MAGGIO =


1 MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI
!!! PEDALA CON NOI !!!

I resistenti della Metalli Preziosi ed un gruppo di supporters si sono organizzati per raggiungere il raggruppamento della MAY DAY parade a bordo del loro ECO carro allegorico.

Negli spogliatoi della fabbrica, abbiamo restaurato un vecchio taxi filippino fermo da 15 anni e con questo partendo dal Presidio raggiungeremo il concentramento in piazza Ticinese.
Una cordata di pedalatori con le loro bici si avvicenderà alla guida (ma soprattutto alla pedalata) del diabolico mezzo. Vogliamo dimostrare che con le nostre gambe e con le nostre forze (e con quelle di chi ci ha dato supporto fino ad oggi) siamo arrivati fino a qui che abbiamo voglia e energie per continuare e per raggiungere l'obbiettivo!
Il concentramento sarà alla Metalli Preziosi alle ore 10.00, da qui dopo una breve colazione energetica, cominceremo il tragitto verso sud.

Chi può partecipare? Chiunque voglia munito di bicicletta e di mezzi a propulsione umana.

Se volete aggregarvi lungo la strada, questo è il tragitto che seguiremo:
Partenza da Presidio Metalli - tutta la comasina - viale astesani - viale pellegrino rossi - via imbonati - maciachini - porta volta - parco sempione - cadorna - carducci - ticinese.

Partite con noi, aggregatevi lungo il tragitto, spingeteci durante il corteo, DATECI IL VOSTRO SUPPORTO (e le vostre energie)!

Per recuperare i fondi utilizzati, venderemo birra a prezzi popolari!

IN MARCIA PER I NOSTRI DIRITTI E PER L'AMBIENTE!

Per chi non sapesse cosa è un taxi filippino eccovi qualche immagine...





giovedì 22 aprile 2010

= ENTRATA D'EMERGENZA =

Sabato 24 Aprile c|o il Presidio Metalli Prezios

ENTRATA D'EMERGENZA

DALLE ORE 15 ALLA MEZZANOTTE SI SUSSEGUIRANNO SUL PALCO

dalle 15.00 alle 15.45 METALLI'S BAND
dalle 15.45 alle 16.00 PALLA KS
dalle 16.00 alle 16.45 PUPPIES SOUND
dalle 16.45 alle 17.00 PALLA KS
dalle 17.00 alle 17.45 FAT MAMA
dalle 17.45 alle 18.00 PALLA KS
dalle 18.00 alle 18.45 BRAIN SELLERS
dalle 18.45 alle 19....00 PALLA KS
dalle 19.00 alle 19.45 PALLA KS
dalle 19.45 alle 20.00 PALLA KS
dalle 20.00 alle 20.45 THE INSANES
dalle 20.45 alle 21.00 PALLA KS
dalle 21.00 alle 21.45 SHAKE
dalle 21.45 alle 22.00 PALLA KS
dalle 22.00 alle 22.45 EXALT CYCLE
dalle 22.45 alle 23.00 PALLA KS
dalle 23.00 alle 00.00 SENZA FRONTIERE


Si garantisce la presenza di:
Personale paramedico dalle ore 15.00 alle ore 20.00;
Giocoleria dalle 15.00 fino a fine serata;
Salamelle , panini, bevande e tante altre buone golosità;
Servizio di sicurezza per tutto il corso dell'iniziativa.



A SOSTEGNO DEL PRESIDIO DELLA METALLI PREZIOSI
Giornata all'insegna del divertimento.
Tanti generi di musica differenti: reggae, rock, underground rap, punk, anni '70 '80 e di oggi.
Giocoleria per i più piccoli, birra e salamelle per i più grandi.

sottoscrizione minima 5€



L'evento su facebook ENTRATA D'EMERGENZA


@ PRESIDIO METALLI
VIA ROMA 179
PADERNO DUGNANO

mercoledì 21 aprile 2010

= TRASLOCO =

Dopo la manifestazione del 13 Aprile e dopo le promesse del sindaco, abbiamo deciso di spostare il presidio in un gazzebo nel piazzale del Municipio di Paderno Dugnano. In questo modo per chi ha speso parole a nostro favore, saremo il primo pensiero la mattina prima di entrare in ufficio e l'ultimo all'uscita.
Siamo costretti a fare pressing.
Perchè la cassa integrazione è stata rinnovata fino al 21 Novembre, ma al termine di questi ulteriori 6 mesi non ci sarà possibilità di rinnovo e alla scadenza ci sarà solo una  strada, la mobilità.
La mobilità è l'anticamera della fine. Questo perchè anche qualora la Metalli Preziosi dovesse riaprire i battenti, noi non saremmo necessariamente tenuti in considerazione e il nuovo imprenditore non avrebbe l'obbligo di riassorbire il vecchio organico.
Questo peserà soprattutto su quelle fasce di lavoratori a cui mancano pochi anni alla pensione. Chi avrà voglia di investire su "materiale umano" con data di scadenza a breve termine? Chi avrà energie e disponibilità per formare personale che nel giro di pochi anni finirà il suo ciclo lavorativo?
Queste persone, questi lavoratori, già oggi faticano a reinserirsi nel mondo lavorativo, figuriamoci fra un paio di anni, finita la mobilità, dopo che saranno "inattivi" da 4 anni.
Certo chi assume personale prendendolo dalle liste di mobilità ha sgravi fiscali per due anni. Ma oggi visto l'ampio mercato che si è creato di questo tipo di lavoratore "sgravio compatibile", cosa potrebbe spingere un cacciatore di teste a puntare su uno a fine carriera piuttosto che su un giovane?

Poi, ma solo poi arrivano i motivi economici. Infatti durante con l'ingresso in mobilità, per il primo anno si percepisce l'80% della cassa integrazione e l'anno seguente l'80% della mobilità. E' facile capire come questo 20% possa pesantemente influire su i bilanci di famiglie che da 16 mesi faticano e stringono sempre più la cinghia, fino a farsi mancare il fiato.
Ed è per questo che nel prossimo mese dovremo attirare più possibile l'attenzione sulla nostra causa, sulla nostra resistenza, anche se la stanchezza è tanta dovremo dare un nuovo colpo di reni per superare questo ostacolo.
Un mese intenso, per ribadire che le parole e le promesse riempiono la bocca, ma finchè non si trasformano in fatti lasciano le pance (e le tasche) vuote. E non serve Rita Pavone per ricordaci cosa fà il popolo affamato.

martedì 13 aprile 2010

= MANIFESTAZIONE CITTADINA! vol2 =

Al termine della giornata di oggi, dopo la manifestazione cittadina che ci ha visti coinvolti, è difficile fare bilanci.
Diciamo che ci sono due facce della giornata.
La prima, quella bella, è stata la solidarietà che ci è arrivata, abbiamo sentito il caldo abbraccio delle persone con cui abbiamo attraversato la città. Dopo 15 mesi di presidio e di resistenza ai fatti e alle notizie, è facile sentirsi soli e abbandonati  ma la giornata di oggi ci ha ricordato che nel momento del bisogno c'e chi ci supporta.
Chi ci ha invece dimenticato negli ultimi mesi, sono le istituzioni.
Ed è per questo che oggi siamo voluti sfilare per le vie del paese fino al Municipio dove il sindaco ha incontrato una nostra delegazione.
Le parole che ci sono state dette, sono molto simili a quelle degli ultimi incontri con i vari rappresentati a più livelli. Questa volta il Sindaco si è impegnato ad entrare in contatto in prima persona con l'imprenditore russo (i cui rappresentanti nei mesi scorsi hanno ritirato la caparra di € 80.000) per cercare di capire una volta per tutta gli interessi reali di questo misterioso personaggio. Si è anche ventilato di un progetto "segreto" in studio dal comune per l'area di Metalli e Lares, sul quale non ci sono stati dati dettagli.
Purtroppo l'attenzione non è finita sulla questione terreno che per noi rimane il punto cruciale della nostra vicenda. Infine il sindaco ha tenuto in "ostaggio" uno dei nostri striscioni che recava la scritta "PERCHE' SIAMO ANCORA QUI?" con la promessa di restituircelo quando la situazione si sarà sistemata.
La nostra speranza è che quello striscione non rimanga in eredità (assieme alla nostra situazione) alla prossima amministrazione comunale.


Ecco qualche scatto della giornata























































 
LE LAVORATRICI DELLA LARES







 














SULLO SFONDO LA TORRE SU CUI 5 LAVORATORI DELLAMETALLI PASSARONO 9 GIORNI E 8 NOTTI

 LO STRISCIONE LASCIATO COME PROMEMORIA AL SINDACO







































Il resoconto di uno dei presenti qui

mercoledì 7 aprile 2010

= 9 APRILE =

FERMIAMO L'ATTACCO.
RESISTIAMO ALLA CRISI

Venerdì 9 Aprile
Presidio davanti AssoLombarda
in Via Pantano - Milano

Aumentano le ore di cassa integrazione, peggiorano e spariscono i contratti dei precari, chiudono stabilimenti e call center, e il governo fa approvare il “collegato lavoro” che rende ancora più schiavi tutti i lavoratori.
In tutto questo i capitalisti hanno ripreso ad accumulare profitti liberi di sfruttare ancora di più la forza lavoro.
Sono i padroni, i grandi gruppi finanziari e le banche, i palazzinari che hanno prodotto questa crisi e la stanno usando per sfruttarci ancora di più. Sono loro quelli che impongono regole e norme, e i governi sono i loro burattini.
Nell’ultimo anno abbiamo manifestato sotto le sedi istituzionali, regioni, province, comuni, prefetture. Bisogna andare a far casino a casa dei veri responsabili della crisi! Andiamo a protestare davanti all’associazione degli imprenditori!

Per dire basta ai licenziamenti
Per dire basta alle speculazioni edilizie e finanziarie!
Contro il collegato lavoro!
Lavorare meno per lavorare tutti, più salario meno profitti!

domenica 28 marzo 2010

= MANIFESTAZIONE CITTADINA! =


MANIFESTAZIONE CITTADINA
DI LAVORATRICI E LAVORATORI DI METALLI PREZIOSI E LARES

I 250 lavoratori delle due aziende sono in lotta da 15 mesi perchè non vogliono un futuro senza lavoro, che significherebbe la perdita della dignità, l'impoverimento delle loro famiglie e delle loro città.

I lavoratori INSISTONO nel chiedere alle istituzioni Comunali, Provinciali, Regionali e al Prefetto di affrontare in TEMPI RAPIDI il problema della destinazione industriale del sito e di verificare fino in fondo la proposta dell'imprenditore che ha manifestato interesse per il rilancio dell'impresa e di intervenire e mettere sotto controllo e in sicurezza le Aziende che da mesi stanno subendo furti.

Per queste ragioni hanno organizzato per:

MARTEDI' 13 APRILE

una manifestazione PUBBLICA che partirà alle ore 9.30 dal Presidio Metalli Preziosi (via Roma 179 Paderno Dugnano) e si concluderà davanti al Comune di Paderno Dugnano.

Invitiamo a partecipare tutti i cittadini di Paderno Dugnano e comuni limitrofi e le RSU del territorio

RESISTERE per difendere il tessuto produttivo e occupazionale OGGI, significa riservare un futuro migliore ai nostri figli domani!

lunedì 22 marzo 2010

= NUOVO FURTO =

Ancora una volta i cacciatori di rame hanno preso di mira la Metalli Preziosi.
Dopo il furto avventuto a fine Gennaio (leggi qua il post) la notte passata ignoti (o forse figli di madre ignota) si sono introdotti in uno dei reparti dell'azienda e l'hanno saccheggiato, staccando ogni filo di rame presente ma non riuscendo a portare a termine il colpo, infatti la "refurtiva" è rimasta all'interno dell'azienda.
Questo ennesimo attacco ai lavoratori e al loro futuro, sottolinea ancora una volta, la necessità di stringere i tempi. Il degrado naturale degli spazi abbandonati a se stessi, il fermo obbligato alle macchine, la mancata manutenzione e i furti, stanno danneggiando giorno dopo giorno la fabbrica e di conseguenza i lavoratori, che sono i primi interessati a ritornare al lavoro e a recuperare i soldi in arretrato.
Pare sempre più evidente come queste aree abbandonate, facciano gola a ladri di rame e come ci sia la necessità di difendere ogni bene dell'azienda come se fosse proprio (e sotto un certo punto di vista lo è).
La storia si ripete e come nel 1943 quando i tedeschi cercavano di smontare le macchine e di portarle in Germania, i lavoratori si trovano ancora una volta nel ruolo di difensori e guardiani della fabbrica, perchè il lavoro, gli impianti e le macchine sono il loro pane e il loro futuro.

giovedì 18 marzo 2010

= DOMENICA 21 MARZO =

Campagna a sostegno della lotta dei lavoratori di METALLI PREZIOSI E LARES

ARANCIA METALMECCANICA

ACQUISTANDO UNA RETINA DI ARANCE BIOLOGICHE SICILIANE SOSTERRAI LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLE DUE FABBRICHE PADERNESI.

VENITE A TROVARCI DURANTE LA FIERA DI PRIMAVERA DI PADERNO DUGNANO! 

lunedì 15 marzo 2010

= BLACK OUT =

A causa di problemi tecnici al momento il blog è fermo, ma la nostra lotta continua!
Torneremo presto ad aggiornare questo spazio!

Abbiamo perso i dati della mailing list e la stiamo ripristinando, chi volesse iscriversi per rimanere aggiornato sull'andamento della nostra lotta può farlo mandandoci una mail a: lavoratori.preziosi@autistici.org

Grazie della collaborazione e a presto!

mercoledì 3 marzo 2010

= GIUSTIZIA, NON VENDETTA =

Ci ha fatto piacere vedere in questi giorni che la notizia dell'arresto ha avuto diffusione nazionale, gli attestati di stima e solidarietà ci sono arrivati da diversi fronti. Ci è sembrato di tornare indietro un anno, quando c'erano i nostri ragazzi sulla torre e la nostra vicenda aveva un certo ritorno mediatico.
Oggi come allora, passata la baraonda ci ritroviamo "soli" tra di noi al presidio e l'arresto di Marcel Astolfi è ancora (e lo sarà per un pò) il tema principale delle nostre chiacchere.
Avremmo potuto dar voce subito alle storia giudiziaria che ha portato all'arresto, ma preferiamo dar voce prima ai nostri pensieri.
Subito c'e stata l'euforia, la gioia di veder avvenire quello che ci aspettavamo da tanto ma che con il passare del tempo credevamo che non sarebbe più successo.
Dall'esterno la chiamano vendetta, noi preferiamo giustizia.
E' stata per noi un'iniezione di fiducia, vedere che la verità è venuta a galla, constatare che c'e stato qualcuno che in maniera silenziosa è andato avanti. Ci piace pensare che il nostro presidiare, il nostro far rumore, il nostro non mollare da 14 mesi a questa parte, abbiano aiutato ad attirare l'attenzione sulla nostra fabbrica e su chi la comandava. Dal canto nostro, abbiamo fatto "denunce" in sedi istituzionali ben precise e speriamo che aiutino ad approfindire le indagini, che per quanto ci è dato sapere, hanno scoperto fino ad ora solo la punta dell'iceberg e che tutti coloro che sono coinvolti, ne subiscano le conseguenze.
Faceva male sapere che la persona che aveva procurato tante sofferenze a 240 famiglie (tra Metalli e Lares) potesse circolare tranquillamente sulle sue auto di lusso, impunemente col sorriso e senza sensi di colpa. Ora forse la situazione si è un minimo ribaltata, noi sorridiamo di più (non durerà a lungo) e lui (temiamo anche lui per poco tempo) lo farà di meno.
Ora bisogna tornare a guardare avanti, anche su questo argomento, quello che ci interessa è la certezza e l'equità della pena. Questo signor "imprenditore" già nel 2000 si era fatto 3 mesi di carcere sempre per problemi finanziari legati alla gestione di sue attività, ciò non ha impedito che dopo nemmeno 10 anni, la situazione si ripetesse, non vorremmo trovarci tra altri 10 anni a leggere di altre famiglie rovinate da questa "persona".

venerdì 26 febbraio 2010

= ARRESTO =

Dal primo mattino di oggi una notizia si rincorre....sarà vero, non sarà vero, bisogna informarsi, non ci posso credere...ed è proprio così, ora possiamo dirlo con certezza MARCEL ASTOLFI l'imprenditore proprietario di Metalli Preziosi e Lares è stato ARRESTATO!
L'indagine partita dalla Procura della Repubblica seguita da indagini della Guardia di Finanza di Paderno Dugnano, ha portato a questa impensata (per loro) svolta.
Oltre all'imprenditore sono finiti nell'indagine anche Castiello presidente del collegio sindacale di Metalli Preziosi e Castellano commissario straordinario della Lares (ora sono entrambi agli arresti domiciliari).
Che dire, dopo le tante cattive notizie, oggi è tornato il sorriso ai lavoratori di Metalli Preziosi e di Lares.
E' facile immaginarsi il tam tam di notizie che ci sono arrivate, abbiamo deciso di aspettare qualche tempo prima di pubblicare le motivazioni che hanno portato all'arresto!
Oggi non c'e tempo per pensare alle influenze che avrà questa notizia sulla nostra lotta, cosa comporterà e se sarà per noi un bene o no. Oggi è tempo di gioire, lo dicevamo da tempo, lo avevamo chiamato ladro, bandito, pirata ed erano arrivate denunce, forse non ci si sbagliava così tanto.

venerdì 19 febbraio 2010

= DOMENICA 21 =

DOMENICA 21 DALLE ORE 10

 BIOMERCATINO @ TORCHIERA

Le nostre Metalline, saranno presenti con i loro prodotti fatti durante le ore di Presidio.

Programma della giornata:
- ore 10 Apertura del Mercatino
- ore 13 Pranzo Bio
- ore 15 Proiezione video ed incontro sugli INCENERITORI

Qui il link diretto a Torchiera


Dove?
Cascina Autogestita Torchiera SenzAcqua
Piazzale Cimitero Maggiore 18, Milano

= SABATO 20 =

Sabato 20 Febbraio @ Presidio MAFLOW di Trezzano sul Naviglio si terrà

l'Assemblea Autoconvocata dei lavoratori in Lotta.

Dopo quella di Roma del 23 Gennaio, anche le realtà in lotta del Milanese hanno deciso di trovarsi assieme per studiare nuove iniziative per rivendicare assieme:
  •  Il blocco dei licenziamenti
  • La fine delle speculazioni edilizie e finanziarie
  • La riduzione del lavoro, per lavorare tutti a scapito dei profitti dei padroni
Al termine panino con salamela a sottoscrizione e alle 22 concerto Jam con vari musicisti solidali, Musiche dal sud Italia, Cantautori, Balkanica.

Coordinamento Lavoratori Uniti Contro la Crisi: Maflow, Marcegaglia Buildtech, Omnia Service, Novaceta, Lares, Metalli Preziosi

La notizia intera sul blog della Maflow

lunedì 15 febbraio 2010

= CAROVANA DEL LAVORO =

Venerdì il presidio della Metalli Preziosi è stato visitato dalla Carovana del lavoro della CUB.
Quest'iniziativa itinerante ha visitato e messo in contatto "virtuale" diverse realtà in lotta, oltre che da noi sono stati anche da INNSE, MERCEGALLIA, LARES, FIAT ALFA ROMEO, EUTELIA, NOVACETA per concludere stasera alla MAFLOW con un grigliata e concerto finale.
Vogliamo ringraziare tutti i partecipanti a questa iniziativa, in questo periodo di brutte notizie e di momenti difficili, una buone dose di energia e di solidarietà ci ha fatto bene. Speriamo che questa iniziativa possa dare nuova visibilità alla nostra situazione e che possa portare buone notizie a tutte le altre realtà in lotta con cui siamo in costante contatto e a cui oggi ci siamo sentiti ancor più vicini.
Qui potete trovare il link della cub su cui raccontano la loro iniziativa: http://www.cub.it/article/?c=&id=6198

martedì 9 febbraio 2010

= TERRENO =

Avevamo precedentemente pubblicato informazioni sbagliate sul discorso terreno.
Innanzitutto ci scusiamo con i rappresentanti di Banca Intesa, ci sono arrivate informazioni sbagliate, una volta verificate, ci siamo resi conto che non ci sono responsabilità dell'azienda nella nostra situazione, rimaniamo a disposizione per eventuali chiarimenti e diamo disponibilità di questo spazio per eventuali comunicati.

Purtroppo questo malinteso è frutto di un problema con cui ci dobbiamo scontrare giorno dopo giorno da quando è nata la nostra lotta, la mancanza di informazioni certe e provenienti direttamente dalla fonte. Difficilmente ci arrivano comunicati ufficiali a seguito di riunioni\incontri che riguardano la nostra situazione e ci vediamo costretti a raccimolarle tramite telefonate e fonti non dirette ed ufficiali.

Preferiamo non raccontare la storia del terreno inquanto ancora non siamo sicuri delle informazioni ricevute e non vogliamo nuovamente divulgare informazioni errate.
Rimangono solo alcuni fatti certi. L'imprenditore russo non ha interesse ad acquisire il terreno e chiede un contratto di affitto di 12 anni, la curatela agisce tecnicamente ed ha il dovere di tutelare i creditori dal lato economico, e quindi vuole vendere il terreno.
Il ruolo di Banca Intesa invece è quello di intestatario dell'ipoteca del terreno.
Perchè si sblocchi la nostra situazione, serve un acquirente per il terreno che abbia poi interesse a metterlo in affitto alla nuova società che avrà acquisito la metalli. E' un pò un gatto che si morde la coda. L'imprenditore non comprerà la Metalli fino a quando non avrà la certezza di poter ottenere un contratto di affitto sul terreno e immaginiamo che un ipotetico interessato all'acquisto del terreno non lo comprerà fino a quando non avrà la certezza che l'imprenditore acquisterà la Metalli Preziosi.
Nel frattempo è stata data una nuova proroga (fino a fine mese) per la cauzione versata dall'imprenditore russo.
In attesa di notizie certe preferiamo fermarci qui.

La responsabilità per le notizie errate precedentemente pubblicate sono da imputare esclusivamente alla persona che gestisce il blog.

giovedì 4 febbraio 2010

= TEMPI LUNGHI =

Settimana scorsa a seguito del furto di cavi di rame, i lavoratori di Metalli Preziosi con una delegazione dei lavoratori della LARES (che hanno subito diversi furti anche nella loro azienda) sono andati a protestare sotto il Tribunale di Monza chiedendo un incontro con il giudice.
Il Tribunale di Monza è difatti al momento il "proprietario" della Metalli Preziosi visto che i loro curatori fallimentari seguendo il NOSTRO fallimento.
L'intenzione era quella di porre l'attenzione sulla necessità di accorciare il più possibile i tempi.
Dalla riunione è invece emerso che la prima asta fallimentare ci sarà in estate.
Questa risposta ha gelato i lavoratori. L'estate è così lontanta per chi oramai presidia da oltre 13 mesi. Vorrebbe dire presidiare per altri 6 mesi, arrivare a quasi 2 anni di resistenza.
Dopo quella del furto, un'altra pietra è caduta sulla testa dei lavoratori.
Oramai stanchi e logori da 13 mesi di lotta con pochi risultati, dopo le "confortanti" notizie con cui avevamo chiuso l'anno, credevamo che si stesse avvicinando l'inizio della fine, scoprire invece che i tempi sono molto più lunghi del previsto, è stato una mazzata terrificante al morale.
La paura adesso è la scadenza della cassa integrazione. Il 22 maggio i lavoratori entreranno in mobilità. Sarà la morte della speranza per molti di loro. Difatti con la mobilità, qualora l'azienda ripartisse, la nuova proprietà non sarà obbligata a riassumere gli oramai EX lavoratori della Metalli Preziosi.
La paura è che da una parte, si stia cercando "volutamente" di allungare i tempi della ripresa. La nuova proprietà non sarà obbligata ad acquistare un'azienda carica del fardello di oltre 100 lavoratori. Comprerà un'azienda al netto dei LAVORATORI. In questo modo potrà reintegrare quanto personale vorrà, con i contratti che vorrà e QUELLO che vorrà.
La lotta ora si sposta sul fronte del prolungamento della cassa integrazione.

La triste realtà che abbiamo realizzato in questi giorni è che le fabbriche in abbandono al momento fanno gola solo ad altri ladri (questa volta di rame).

venerdì 29 gennaio 2010

= FURTO =

Furto nella notte tra domenica e lunedì alla Metalli Preziosi.
Dopo aver praticato un foro nel muro esterno (sul lato opposto della fabbrica rispetto al presidio), i ladri con tutta calma hanno messo sotto carica 2 muletti, li hanno usati per bucare 2 pareti e da lì penetrati nei reparti hanno tagliato i cavi dell'alta tensione (CON LA TENSIONE ATTACCATA) per rubare il rame.
Abbiamo chiesto ai Carabinieri di poter entrare con loro in fabbrica, volevamo vedere con i nostri occhi, non il valore economico di quanto rubato ma quantificare il danno arrecatoCI. Ovviamente il permesso ci è stato negato, chissà per quale motivo.
Come si dice in questi casi, oltre il danno anche la beffa. OVVIAMENTE su chi sono caduti più o meno velatamente i primi sospetti? OVVIAMENTE su i lavoratori!
Queste persone non capiscono che la parte lesa, siamo noi!
Sì perchè questo danno alla fabbrica è un danno a noi e al nostro futuro! Un eventuale imprenditore interessato ora dovrà fare i conti anche con questi costi, con questi lavori di manutenzione aggiuntivi che allungherebbero i tempi di ripresa di produzione dal momento dell'acquisto.
Quei cavi li hanno virtualmente rubati a noi. Sì perchè non dimentichiamoci che i primi a dover prendere i soldi dal fallimento siamo noi, quindi ogni danno alla fabbrica è un danno alle nostre tasche.
Quello che ci sconcerta è che le persone che sono preposte alla tutela e alla verifica del valore dell'azienda (leggi i curatori) non sono ancora passate in azienda per verificare i danni arrecati. Se qualcuno vi lasciasse le chiavi di casa sua, lasciandovi l'incarico di vendergliela e se voi veniste a sapere che c'e stato un furto, non vi rechereste immediatamente a verificare i danni?

Un'altro fattore che ci lascia perplessi è che facente parte della stessa struttura della Metalli Preziosi, c'e un istituto di Vigilanza e nessuno dei dipendenti presenti si è accorto di niente.
Prima la Lares, poi la Metalli Preziosi, quale sarà la prossima fabbrica in difficoltà attaccata dai ladri?

Di tutta questa brutta storia, rimane un appello fatto da uno dei nostri lavoratori ai ladri PASSATI e presenti con la speranza che serva da monito a quelli futuri:

Cari signori Ladri è inutile che cercate qualcosa da rubare, quello che c'era se lo sono portati via più di un anno fa!

mercoledì 27 gennaio 2010

= SABATO 30 GENNAIO =

In occasione della Giornata della Memoria, si svolgerà
Sabato 30 Gennaio @ Presidio Metalli Preziosi

...dalle fabbriche ai lagher...

presentazione del libro

STREIKERTRANSPORT
di Giuseppe Valota

alle ore 21.00 presentazione del libro. Interverrà l'autore Giuseppe Valota
dalle ore 22.00 canti di lotta e di lavoro con le scuole di Canto Popolare degli ARCI Corvetto e Schighera

INGRESSO LIBERO

@ PRESIDIO METALLI PREZIOSI
VIA ROMA 179

Evento organizzato con il patrocinio di:
ANPI sezione "A. Cazzaniga"
Circolo Eco-Culturale La Meridiana
Consiglio di quartiere Calderara
Centro di aggregazione giovanile CIAORAGAZZI
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
Arci di Calderara - Arci di Palazzolo - Arci Falcone Borsellino



venerdì 22 gennaio 2010

= DOMENICA 24 GENNAIO =

Domenica 24 gennaio Stefano gavioli, operaio metalmeccanico di una fabbrica del basso mantovano, cassaintegrato (senza rotazione !!!!) sarà a RHO @ Cs Fornace per presentare il suo lavoro teatrale:

SPAZZATURA, NO, dipendente lavor....war! io metalmeccanico non salgo sul tetto faccio teatro!

Un lavoro teatrale di letture,  monologhi e dialoghi (c'è anche un'altra operaia della stessa RSU Myriam Farris che recita) dove si racconta la crudezza della vita in fabbrica ai tempi della crisi. Il lavoro dura 60 / 70 minuti.

Noi ci saremo!







La notizia sul sito del SOSFORNACE http://www.sosfornace.org/?m=20100124&cat=124 

giovedì 21 gennaio 2010

= FLOP =

E' giunto il momento di scrivere qualcosa sull'incontro avvenuto venerdì scorso in Provincia.E' difficile raccontare cosa sia emerso durante quell'ora scarsa di chiacchere.
I rappresentanti della Provincia ci hanno comunicato che sono riusciti a mettersi in contatto con Banca Intesa e che hanno fissato un incontro per lunedì 18 Gennaio. Abbiamo aspettato a scrivere perchè speravamo di avere notizie certe sull'esito dell'incontro ma ci sono arrivate solo voci di corridoio che preferiamo non pubblicare fino a quando avremo avuto modo di verificarle.
Come sospettavamo, i curatori fallimentari non si sono presentati all'incontro di venerdì 15 e solo oggi ci è arrivata una risposta al nostro invito, PURTROPPO A CAUSA DI PROBLEMI TECNICI HANNO RICEVUTO LA NOSTRA EMAIL DI INVITO SOLTANTO IERI.
Che dire? Non potendo smentire questa notizia (anche se la notifica di consegna dell'email ci è arrivata immediatamente dopo l'invio) non possiamo che rammaricarci dell'assenza di chi ci interessava particolarmente incontrare.
La Provincia ci ha comunque garantito che la trattativa sta proseguendo (guardacaso c'era stata una lunga telefonata con la curatera proprio la mattina prima del nostro incontro) ma che i curatori si sono rifiutati di fornire dettagli nascondendosi dietro il segreto professionale (manco fossero preti durante la confessione).
E' quindi emersa un'impossibilità da parte delle Istituzioni (per loro stessa ammissione) di far pressione sulle parti (curatera-imprenditore). Questo dato di fatto rende ancora più pesante l'assenza della curatera e fa montare la rabbia dei lavoratori. Tutte le domande che ci eravamo preparati avranno mai una risposta?
A questo punto, prepareremo un documento che invieremo ai curatori fallimentari via raccomandata con ricevuta di ritorno (sperando che almeno la posta ordinaria funzioni!) nel quale elencheremo tutti i punti per i quali necessitiamo chiarimenti.
E' davvero triste dover ricorrere a questi mezzi per avere attenzione ma purtroppo la realtà è questa: non riusciamo a metterci in contatto con chi ha in mano il nostro futuro. Le nostre telefonate al 90% nel vuoto, le nostre email si disperdono nella rete...
Ci viene da pensare che dall'altra parte o non ci siano notizie, oppure che per dei motivi a noi sconosciuti, si decida deliberatemente di nascondercele. I lavoratori sono doppiamente interessanti nell'andamento delle trattative. Sia dal punto di vista del ritorno al lavoro ma anche per il recupero delle mensilità perse, del TFR e dei contributi; motivo per cui riteniamo di dover essere tenuti informati sull'andamento delle cose.
A 13 mesi dalla dichiarazione del fallimento, le notizie sono poche, frammentarie e oltretutto devono essere quasi estorte con la forza, i risultati invece sono ZERO.
La scadenza "dell'opzione" con l'imprenditore russo, è a fine mese. Immaginiamo che a 10 giorni da quella data, ci sarà qualcosa in pentola, allora perchè i lavoratori, non vengono informati? Perchè le notizie da parte dei curatori fallimentari latitano?
Da parte della Provincia invece qualcosa si è mosso.
Purtroppo i famosi tempi tecnici sono sempre troppo lunghi. Come è stato ribadito anche durante la riunione "a colpi di 20-30 giorni" alla volta è passato più di un anno e noi siamo ancora a presidiare. Ad aprile finirà la cassa integrazione ed inizierà il periodo di mobilità. Per noi sarà la morte della lotta, vorrà dire essere fuori dai giochi e dire addio al rientro in fabbrica.
Motivo per cui abbiamo richiesto il prolungamento della cassa integrazione di un anno. Purtroppo nessuno ha la forza\capacità di sbilanciarsi sotto questo punto di vista; nessuno vuole sentir parlare di rinnovo senza che ci sia stat una scadenza. La paura è quella di veder passare i soliti 5 mesi (oramai abbiamo provato sulla nostra pelle quali sono i tempi tecnici) prima di avere una risposta o un rinnovo. Oramai le nostre finanze sono a terra, raschiamo il fondo da oltre un anno e anche se iniziamo a scavare, sappiamo che sotto non ci sarà nessun tesoro nascosto.
Prevenire è meglio che curare ma abbiamo purtroppo imparato che l'unica cosa che si fà è mettere delle pezze.
Dal canto nostro, non abbiamo intenzione di mollare e ribadiamo che continueremo a presidiare. Come sottolineato anche in Provincia, bisogna accorciare i tempi, il rischio è che un problema sociale, diventi un problema di ordine pubblico e nessuno in quel caso potrà garantire che le pezze saranno abbastanza grandi e resistenti da tenere assieme il tutto.

giovedì 14 gennaio 2010

= SABATO 16 GENNAIO =

Il coordinamento dei lavoratori uniti contro la crisi promuove assieme al CS Vittoria questa serata di raccolta fondi a sostegno dei lavoratori che si stanno autorganizzando a livello cittadino e Nazionale .
L'incasso della serata servirà principalmente a finanziare il viaggio della delegazione che parteciperà il 23 gennaio a Roma alla prima riunione Nazionale di tutti i coordinamenti e comitati di lotta che stanno nascendo in Italia per resistere alla crisi economica.

Sabato 16 gennaio

dalle ore 21.30

I Canto Antico in concerto con
Canto Antico Tarantella JAm session

Al gruppo si uniranno altri suonatori durante tutta la serata...

Portate i vostri strumenti per sostenere i lavoratori!!!

Balli suoni e canti dal sud e dal mondo

Ingresso a sottoscrizione (minima 5 neuri)

info 3494906191

CS Vittoria Via Friuli Angolo via Muratori

= 15 GENNAIO 2010 =

Domani 15 Gennaio alle ore 15.00 si terrà in viale Jenner presso il Centro dell'impiego una riunione richiesta dai LAVORATORI della Metalli Preziosi ai rappresentanti della Provincia.
Durante gli incontri dei 15 e 16 Dicembre ci erano state promesse risposte in tempi brevi. Dopo un nuovo mese di silenzio abbiamo deciso di presentarci a sorpresa al termine di una riunione tra i lavoratori della Lares e i rappresentanti della Provincia che visto l'incalzare delle nostre domande hanno deciso di darci un tavolo e su nostro suggerimento hanno richiesto la presenza dei curatori fallimentari che stanno seguendo la nostra situazione e di un rappresentante di Banca Intesa.
I punti su cui ci concentreremo durante la riunione saranno i seguenti:
- prolungamento della cassa integrazione di un anno (visto che il primo anno scade ad Aprile)
- richiederemo informazioni sul nodo del terreno. Ad oggi da Banca Intesa non sono arrivati segni di disponibilità ad un contratto di affitto. Cosa hanno fatto le istituzioni su questo punto essenziale? Si ricorda ancora qualcuno delle promesse pre-natalizie?
- richiederemo NUOVAMENTE l'intervento delle istituzioni per risolvere il problema della corrente elettrica che a fine mese dovrebbe essere tolta alla struttura (di conseguenza anche al nostro presidio)
- porremo l'attenzione sulla sicurezza dello stabile. Le perdite di acqua continuano, nel reparto chimico ci sono sostanze che a contatto con l'acqua liberano sostanze nocive e inoltre rischiano di inquinare la falda acquifera
- la curatera (se sarà presente) dovrà spiegarci perchè a distanza di 8 mesi non è stato ancora fatto un inventario del materiale e dei macchinari presenti nella struttura. Gli imprenditori (se ancora ci sono) non saranno disposti ad attendere per sempre. Bisogna procedere in fretta, bisogna capire quale è il valore di quanto racchiuso tra le mura. Come potrà altrimenti chi è interessato all'azienda fare un piano industriale e prepararsi ad un'operazione finanziaria?
- faremo inoltre presente che negli impianti della fabbrica sono ancora presenti 3000 kg di argento in forma liquida. Per valorizzare ulterioremente la fabbrica bisognerà estrarre quel metalli, ma per farlo è necessario far funzionare la caldaia che al momento è ferma a causa della chiusura della fornitura di gas.
- chiederemo inoltre se gli altri 2 imprenditori interessati alla Metalli, di cui ci era stata ventilata la presenza ci sono ancora.

Purtroppo le elezioni regionali sono alle porte. Temiamo che le promesse che immancabilmente ci verrano fatte domani a fine pre-elettorale, verrano ribaltate dimenticate e rimangiate da i vincitori (anche se saranno gli stessi o la stessa parte politica ad avercele fatte).

martedì 5 gennaio 2010

= MANUTENZIONE =

Le fabbriche sono oramai abbandonate a loro stesse.
Gli imprenditori\banditi scappano (nenache tanto lontano) con le borse piene e le casse vuote, lasciando le loro aziende allo sbando e i LAVORATORI a lottare.
Le fabbriche anche se ferme hanno bisogno di manutenzione, ogni giorno di fermo della lavorazione peggiora la situazione.
Questo noi lo stiamo imparando sulla nostra pelle.
Il primo tubo dell'acqua a scoppiare è stato quello all'ingresso della mensa, abbiamo chiuso la tubatura e risolto il problema.
Dopo qualche giorno siamo stati informati dal servizio di vigilanza che grazie telecamere a circuito chiuso avevano notato che diversi tubi in diversi reparti della fabbrica erano scoppiati e stavano riversando acqua.
Abbiamo contattato il responsabile della sicurezza e ci siamo fatti dare le chiavi della fabbrica, non potevamo permettere che la situazione degredasse ulteriormente.
Una squadra di lavoratori si è messa a fare manutenzione, abbiamo sistemato tubature, chiuso rubinetti, svuotato pozzetti, cambiato manichette e ora la situazione è molto migliorata.
Siamo gli unici a cui sta cuore la fabbrica, solo a noi interessa che i macchinari non marciscano, che gli impianti elettrici non finiscano sott'acqua. Tutti gli altri con cui abbiamo provato a metterci in contatto per far fronte a questa situazione non ci hanno degnato di una risposta.
C'e chi come i lavoratori della Frattini di Seriate lotta perchè i macchinari non vengaono portati via dalle fabbriche e chi fa la manutenzione perchè queste non marciscano.Anche questo fa parte della lotta, prenderci cura della fabbrica che giorno dopo giorno è sempre più NOSTRA e sempre meno LORO.

venerdì 1 gennaio 2010

= CAPODANNO IN FABBRICA parte 2 =

Ecco un servizio sul cenone nelle fabbriche: