mercoledì 3 marzo 2010

= GIUSTIZIA, NON VENDETTA =

Ci ha fatto piacere vedere in questi giorni che la notizia dell'arresto ha avuto diffusione nazionale, gli attestati di stima e solidarietà ci sono arrivati da diversi fronti. Ci è sembrato di tornare indietro un anno, quando c'erano i nostri ragazzi sulla torre e la nostra vicenda aveva un certo ritorno mediatico.
Oggi come allora, passata la baraonda ci ritroviamo "soli" tra di noi al presidio e l'arresto di Marcel Astolfi è ancora (e lo sarà per un pò) il tema principale delle nostre chiacchere.
Avremmo potuto dar voce subito alle storia giudiziaria che ha portato all'arresto, ma preferiamo dar voce prima ai nostri pensieri.
Subito c'e stata l'euforia, la gioia di veder avvenire quello che ci aspettavamo da tanto ma che con il passare del tempo credevamo che non sarebbe più successo.
Dall'esterno la chiamano vendetta, noi preferiamo giustizia.
E' stata per noi un'iniezione di fiducia, vedere che la verità è venuta a galla, constatare che c'e stato qualcuno che in maniera silenziosa è andato avanti. Ci piace pensare che il nostro presidiare, il nostro far rumore, il nostro non mollare da 14 mesi a questa parte, abbiano aiutato ad attirare l'attenzione sulla nostra fabbrica e su chi la comandava. Dal canto nostro, abbiamo fatto "denunce" in sedi istituzionali ben precise e speriamo che aiutino ad approfindire le indagini, che per quanto ci è dato sapere, hanno scoperto fino ad ora solo la punta dell'iceberg e che tutti coloro che sono coinvolti, ne subiscano le conseguenze.
Faceva male sapere che la persona che aveva procurato tante sofferenze a 240 famiglie (tra Metalli e Lares) potesse circolare tranquillamente sulle sue auto di lusso, impunemente col sorriso e senza sensi di colpa. Ora forse la situazione si è un minimo ribaltata, noi sorridiamo di più (non durerà a lungo) e lui (temiamo anche lui per poco tempo) lo farà di meno.
Ora bisogna tornare a guardare avanti, anche su questo argomento, quello che ci interessa è la certezza e l'equità della pena. Questo signor "imprenditore" già nel 2000 si era fatto 3 mesi di carcere sempre per problemi finanziari legati alla gestione di sue attività, ciò non ha impedito che dopo nemmeno 10 anni, la situazione si ripetesse, non vorremmo trovarci tra altri 10 anni a leggere di altre famiglie rovinate da questa "persona".

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