giovedì 5 novembre 2009

= PROLOGO =

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dimostrato solidarietà inviando la lettera al sindaco, come vi avevamo chiesto nel post http://lavoratoripreziosi.blogspot.com/2009/11/la-sveglia-al-sindaco.html

Ci sembra doveroso a questo punto iniziare a raccontarvi la nostra storia in maniera più approfondita...

Che l’aria non fosse delle migliori i lavoratori lo avevano capito già a luglio 2008, il lavoro calava, le materie prime immesse nei processi produttivi erano meno e di conseguenza, il fatturato.
I primi segni tangibili ci sono stati a Dicembre 2008 quando lo stipendio di Novembre è stato erogato con una settimana di ritardo e tramite una terza società facente parte dello stesso gruppo.
Poche settimane dopo, i lavoratori sono avvisati che a causa di “sopravvenuti problemi tecnici” il pagamento della tredicesima non sarebbe stato possibile. Nello stesso giorno veniva comunicato alla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) l’apertura di una cassa integrazione ordinaria per 80 lavoratori per 13 settimane, a rotazione e con anticipo da parte dell’azienda.
Il 23 dicembre le RSU e le rispettive organizzazioni sindacali (OOSS) sono convocati in Assolombarda, per la ratifica dell’accordo.
Il 12 Gennaio inizia la CIGO, la tredicesima non è ancora stata erogata, inoltre il 13 i lavoratori vengono informati di un ulteriore slittamento della retribuzione del mese di Dicembre.
Il 16 Gennaio, visto il protrarsi dei mancati pagamenti, le RSU chiedono ulteriori spiegazioni all’azienda ed in risposta gli viene presentata una copia di uno swift bancario che avrebbe dovuto rappresentare l’accredito della cifra necessaria al pagamento degli stipendi. Ad oggi la tredicesima, le mensilità di dicembre 2008 e Gennaio 2009 non sono ancora state erogate.
Il 31 Gennaio è stata chiusa la CIGO per gli 80 lavoratori con l’intento di aprirne immediatamente un’altra, questa volta però per tutto l’organico (120 dipendenti).
Purtroppo questa richiesta non ha potuto aver seguito in quanto l’azienda non aveva i requisiti necessari (ad esempio non erano stati versati i contributi degli ultimi 9 mesi).
Da qui comincia la LOTTA vera e propria.
Il 2 Febbraio comincia il presidio esterno, i lavoratori continuano a timbrare il cartellino, un gesto simbolico portato avanti fino a marzo, mentre le giornate passano tra vita sociale in fabbrica ed una mensa autogestita con pasto alla cifra simbolica di 1 euro.
Il 22 Maggio la Janina Trans. società con capitale sociale di € 8.000 e 1 solo dipendente si offre di comprare la Metalli (costo stiamato dell’operazione € 6.000.000). In realtà dietro questa azienda si scopre esserci la vecchia proprietà che con questa manovra cercava di evitare il fallimento.
A cavallo tra maggio e giugno i lavoratori vengono buttati fuori dalla fabbrica, comincia così un vero e proprio presidio esterno, con tenda gazebo panche e tavoli.
Il 9 luglio, vengono portati in tribunale i libri contabili dell’azienda e viene dichiarato il fallimento.

Questa è una breve crono-storia senz’anima di quanto è successo fino a prima dell’estate.
Continueremo raccontandovi la VERA storia della cassa integrazione. Vi racconteremo come queste persone possano vivere grazie a minimi sussidi economici e solidarietà, della loro OCCUPAZIONE della mensa e della vita di ogni giorno.
State connessi.

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